FANTATEATRO / IL RACCONTO DI FILIPPO

Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i tesori artistici che custodisce? Domande cui offre una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo itinerante che è un po’ visita guidata e un po’ performance teatrale. Si tratta di un percorso spettacolare per gruppi ristretti di spettatori: tre attori conducono il pubblico negli angoli più suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni personaggi storici e fantastici
legati al luogo, a partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno anche un’immaginaria moglie di Ludovico Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce Homo’) il cardinale
Lambertini (che inaugurò l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa donna scampata dai bombardamenti del 1944.


I 550 ANNI DEL MONTE DI PIETÀ DI BOLOGNA

Nel 1473 a seguito della predicazione del frate minore osservante Michele Carcano veniva istituito il Monte di Pietà di Bologna, uno fra i primi in Italia.

Nel 2023 ricorrono i 550 anni della fondazione: è questo il momento per parlare nuovamente di solidarietà, di credito etico, del prendersi cura, temi ancora del tutto attuali. Lo si farà durante una quattro giorni di celebrazioni, nelle quali la storia del Monte di Pietà, i suoi caratteri innovatori, le riflessioni etiche alla base della sua istituzione saranno intrecciate alle reinterpretazioni proposte dell'artista Giulietta Gheller attraverso l'opera Ostrakòn - La seconda vita, realizzata in occasione dell'anniversario e ideata a quattro mani ideata da Giulietta Gheller e dall’attrice e regista Alice Toccacieli (Luoghi Comuni, Fermignano).

Il calendario delle celebrazioni:

16 maggio 2023, ore 17.00 presso l'Oratorio San Filippo Neri, Bologna: inaugurazione delle celebrazioni con la partecipazione di Giulietta Gheller e Nicola Borghesi; interventi musicali all'organo di Istvan Batori

17-19 maggio, ore 16.00-18.30 presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna: visita alle opere dell'artista Giulietta Gheller

20 maggio 2023, ore 10.00-13.00 e 15.00-18.00 presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna: giornata conclusiva alla presenza dell'artista Giulietta Gheller


FUMETTIBRUTTI CON FRANCESCO PICCOLO | LA SEPARAZIONE DEL MASCHIO

Il romanzo di Francesco Piccolo, attraverso
la rielaborazione a fumetti di Fumettibrutti
(pseudonimo della fumettista e attivista Josephine
Yole Signorelli), si trasforma in un’opera nuova
e sorprendente, destinata a fare scalpore. Un
libro evento, dove la storia di Francesco Piccolo,
uno dei più noti e importanti romanzieri e
sceneggiatori italiani, la sceneggiatura e i disegni
di Fumettibrutti, stella del fumetto diventata
punto di riferimento generazionale, confluiscono
e si fondono, in un percorso di introspezione sui
temi della fedeltà, dell’amore, della famiglia e
dei ruoli sociali. La separazione del maschio di
Piccolo parla delle troppe vite di un uomo a 40
anni: il matrimonio, il desiderio, la paternità…


MARCO DALPANE E LUCA ILLETTERATI | L'ESSENZIALE TRA PAROLA, ARTE, MUSICA

’Essenziale’ è il tema sul quale si confrontano
quest’anno al festival sessanta studiosi
internazionali con incontri, recital e tavole
rotonde. É un argomento molto significativo
in un contesto di violenza diffusa e difficoltà
quotidiane. La ricerca dell’essenziale è fonte
di un sentire positivo, come dice Platone,
perché la mente si allieta, con musicalità,
ponendo attenzione solo alle questioni degne
di considerazione. Tutto ciò si traduce in
responsabilità, consapevolezza e volontà di agire
su argomenti rilevanti come giustizia, onestà,
ascolto condiviso, buona politica, rispetto per gli
altri e per la Terra. Ne parlano un filosofo (Luca
Illetterati) e un musicista (Marco Dalpane).


CHIARA FRANCINI | FORTE E CHIARA

Attrice amatissima e scrittrice avvezza a
formidabili capriole, Chiara Francini si
abbandona in questo libro a una trascinante
confessione autobiografica, non professionale
ma umana. Il suo è il romanzo di formazione
di una ragazza di provincia che, imbevuta di
sogni, si lancia nella vita per metterli in atto
senza risparmiarsi, con fatica e caparbietà.
Nella seconda parte del volume trova spazio
una riflessione illuminante e profonda sulla
tirannide del denaro e del potere che governa i
comportamenti umani. Ma il libro parla anche
della condizione di ogni donna, ovvero quella
di essere sempre dilaniata fra realizzazione
personale e desiderio di maternità. Di essere,
insomma, destinata a ‘una felicità mutilata’.
“Perché – dice Francini – la parte più complessa
per una donna è nascere tale”.


MICHELE MARCO ROSSI E ORCHESTRA CALAMANI | LINEE D'ARIA

Michele Marco Rossi, tra i più inventivi e
originali violoncellisti italiani, con la complicità
dalla giovane e preparatissima Orchestra
Calamani disegna un programma in cui la
musica d’oggi dialoga con la musica del passato:
due delle pagine dichiaratamente “notturne” di
Salvatore Sciarrino, Linee d’aria (2022) e Gesualdo
senza parole (2013), si alternano con due opere
strumentali del primo Settecento italiano in cui
il violoncello recita la parte del solista. Punto di
partenza, la musica di Sciarrino, compositore
che da sempre si pone in vitale contatto con i
maestri del passato – Gesualdo, Bach, Scarlatti,
Mozart – seguendo il filo della trascrizione o
della reinvenzione. Il brano di Sciarrino, Linee
d’aria, viene qui eseguito in prima assoluta nella
sua versione a parti reali.


STEFANO NAZZI | IL VOLTO DEL MALE

“Perché l’ha fatto?”, ci chiediamo spesso davanti
a delitti particolarmente feroci. Non tutto si
può attribuire a una mente malata: ogni azione
violenta è la conseguenza di ciò che si è andato
costruendo nel tempo. Ce lo dimostra Stefano
Nazzi in questa raccolta di storie inquietanti
che hanno come protagonisti dieci persone che
hanno fatto il male. Nessuno può sapere dove
nasca il male e perché questi assassini hanno
commesso delitti tanto efferati: Nicola Sapone
delle Bestie di Satana, Luigi Chiatti, il mostro
di Foligno, le tre ragazze che uccisero senza
motivo una suora a Chiavenna...Tutti costoro
sono diventati ‘mostri’ spesso senza che nessuno
attorno a loro avesse sospetti.


MICHELA MARZANO | STO ANCORA ASPETTANDO CHE QUALCUNO MI CHIEDA SCUSA

“Consenso”, “violenza”, “vittima”: dopo la
tempesta #MeToo, che valore diamo a queste
parole? Un romanzo che riflette sulle zone grigie,
sull’ambiguità del rapporto che abbiamo con gli
altri e con il nostro corpo. Come molte bambine,
Anna voleva sentirsi preziosa. Per questo sognava
di fare l’attrice, per questo di fronte agli sguardi,
alle mani, alle parole degli uomini il suo istinto è
sempre stato quello di cedere: spazio, voce, pezzi
di sé. Ora è una giornalista radiofonica, insegna
all’università e a cinque anni dal #MeToo,
parlando con gli studenti, si trova a riflettere su
alcuni episodi del suo passato, su tutte le volte
che ha ceduto. Quante sfumature diamo alla
parola “consenso”? Quando possiamo essere
certi che un “sì” non nasconda un’incertezza?
Anna cerca colpevoli, ma non è sicura di potersi
definire una vittima. Avrà bisogno di perdonare
se stessa, guardandosi dentro con coraggio e
onestà, per riuscire ad accettarsi e ad andare
avanti.


MALIKA AYANE | ANSIA DA FELICITÀ

Melina è come i gatti: quando qualcosa è grave non
si fa trovare. Miranda fa scintille fra le lenzuola
mentre Marija, se la situazione si fa seria, tira
fuori la tovaglia nera. Sono tanti i protagonisti di
questa straordinaria raccolta di racconti, prima
prova letteraria di Malika Ayane, e tutti vivono
in uno stato di costante ansia da felicità. La realtà
non è mai definita, bianca o nera, ma presenta
un caleidoscopio di sfumature cangianti per cui
bastano un attimo, un imprevisto o un bicchiere
in più per far cambiare di segno gli stati d’animo
che ci guidano nelle nostre giornate. La felicità
può sbocciare all’improvviso oppure avvizzirsi
perché ci siamo incastrati negli sguardi di
qualcuno. Ma quanto conta guardarci dentro e
quanto rispecchiarci negli altri?


CLAUDIA CATARZI | 14.610

Il festival di arti performative perAspera - che
attraversa Bologna e la Città Metropolitana -
sceglie l’Oratorio San Filippo Neri per ospitare
l’evento di chiusura della sua sedicesima
edizione: lo spettacolo di danza in prima
regionale ‘14.610’ di e con Claudia Catarzi,
con le musiche di Julien Desprez. ‘14.610’
è un’astrazione, seppur molto concreta,
di un tempo totalmente personale. Senza
prendere ispirazione da niente che possa
arrivare in salvo, senza appoggiarsi a rimandi
di senso o storie già scritte - eccetto ciò che
già, consciamente o inconsciamente, è parte
acquisita dalla vita - Claudia Catarzi invita
a stare con ciò che resta, in una dimensione
nuda, vulnerabile, nell’irresistibile attrazione
indistinta per il popolare e l’impopolare.