ROBOT #14 | TIM HECKER (LIVE)

ROBOT Festival è uno degli appuntamenti
di riferimento della musica elettronica
internazionale e, giunto alla sua quattordicesima
edizione, disseminerà ancora una volta il
territorio cittadino di concerti e performance
di artisti ed artiste provenienti da ogni angolo
del pianeta. Sabato 14 ottobre, all’Oratorio
San Filippo Neri arriva Tim Hecker: musicista
elettronico, producer, sound artist e compositore
di colonne sonore, da decenni nome di culto per la
sperimentazione elettronica tra destrutturazione,
ricerca ed esplorazioni ambient. Il maestro
canadese presenta a ROBOT #14 il suo
undicesimo lavoro, ‘No Highs’: un’opera che
si pone come reazione al ‘falso positivismo’ di
quella che viene etichettata come ‘corporate
ambient’, grigia e indefinita, presentando invece
melodie austere e ambigue, purgatoriali, anti-
rilassanti, destinate a riempire e suggestionare
musicalmente la navata dell’Oratorio.


VITE STRAORDINARIE | L'ARTE DEL VIOLINO

La IV edizione di Vite straordinarie, il ciclo
di proiezioni dedicato da Musica Insieme ai
protagonisti della cultura e della società del
Novecento grazie all’ospitalità della Fondazione
del Monte di Bologna e Ravenna, si apre
con un docu-film del regista francese Bruno
Monsaingeon. Maestro dell’arte di “filmare
la musica”, Monsaingeon ci ha regalato fra gli
altri i ritratti preziosi di Richter e Rostropovič,
Gould e Pollini, tutti proiettati nell’ambito di Vite
straordinarie. A coronamento di questa galleria
di grandi personaggi, un film corale, L’arte del
violino, che ci restituisce fotogrammi inediti dei
massimi violinisti della storia, da Fritz Kreisler
ed Eugène Ysaÿe a David Oistrakh, Yehudi
Menuhin, Itzhak Perlman, Hilary Hahn e molti
altri.


ANTONELLA PRENNER | LUCANO. NOSTALGIE DI LIBERTÀ

Introduce e modera Federico Condello.

Attraverso la poesia epica, il mondo antico
celebra le proprie origini e la propria grandezza.
Ma nella Pharsalia di Lucano, giovane e irrisolto
nipote di Seneca, non è la voce degli dèi, né
quella delle muse a farsi poesia, ma quella di un
uomo che racconta una storia vicina e tragica,
la guerra civile, che al popolo romano ha tolto
la libertà. Un poema dunque tutto umano, un
canto dell’inquietudine che tenta di risalire alle
cause del male, indagando gli animi di coloro
che il male lo hanno voluto. Un corpo a corpo
con un testo eternamente futuro.


JAN MICHIELS | …PRELUDES...INTERLUDES... POSTLUDES

Jan Michiels, pianista belga, si guadagna la
ribalta internazionale con la vittoria al Concorso
‘Queen Elisabeth’ di Bruxelles nel 1991, subito
specializzandosi nel repertorio contemporaneo.
È interprete di fine pensiero, immerso nel suo
tempo, creatore di poetiche corrispondenze
e inediti rimandi tra compositori di ieri e di
oggi. Nei suoi programmi presente e passato si
sfiorano costantemente le dita, come fosse sua
l’idea compositiva di Ligeti: “poggio le dieci dita
sulla tastiera e immagino della musica”. Per
questo concerto la sua immaginazione intreccia
tra loro, seguendo le riflessioni sul tempo di
Carlo Rovelli, i Preludi di Chopin e i Preludi
di Debussy, gli Studi di Ligeti e le Stanze del
compositore e poeta italiano Osvaldo Coluccino.


ASCANIO CELESTINI E GIOVANNI SCIFONI | SAN FRANCESCO TRA SACRO E PROFANO

Tra il 2023 e il 2026 è racchiusa una serie di anniversari importanti legati alla figura di San Francesco. Quest’anno in particolare si celebrano, oltre all’approvazione della Regola
bollata, gli ottocento anni del presepio di Greccio. Due importanti attori, protagonisti in questa stagione di spettacoli molto diversi sul poverello di Assisi, si incontrano per parlarne.

Ascanio Celestini porterà in tournée 'Rumba.L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato' che parte da una ipotesi provocatoria: se Francesco fosse nato nel 1982 anziché nel 1182 e tornasse povero nel parcheggio di un supermarket?

Giovanni Scifoni, in ‘Fra. San Francesco. La superstar del Medioevo’, racconta invece un Francesco pop. “Le sue prediche – dice l’attore- sono capolavori folli e visionari”.

L'incontro sarà condotto dal giornalista Claudio Cumani.


NICCOLÒ FETTARAPPA E NICOLA BORGHESI | DEI PADRI E DI ALTRE CATASTROFI

É un progetto pensato per l’Oratorio di San
Filippo Neri questa proposta formulata da due
giovani attori e registi come Nicola Borghesi
e Niccolò Fettarappa Sandri. Si tratta di una
indagine attorno al padre (biologico e putativo,
politico e spirituale) a partire da tracce
biografiche e storiche, descrivendone le sue
spigolosità e bassezze morali, la sua tragica
marginalità contemporanea e la sua passata
centralità al comando. Un processo ai papà,
alle loro mancanze e al loro essere ingombranti,
al loro impero morale in decadenza. Cosa
rimpiangiamo e cosa respingiamo di questa
figura così imponente e conflittuale? Bisogna
uccidere o amare il proprio padre? Ma
soprattutto, si chiedono i due attori, vogliamo
noi essere ancora padri?


GIOVANNI GNOCCHI E NURIT STARK | REJOICE!

Giovanni Gnocchi, violoncellista italiano che
guarda di frequente anche al repertorio per
viola da gamba, e Nurit Stark, violinista di
origine israeliana specializzata nel repertorio
contemporaneo. Due interpreti con storie
diverse che incrociano i loro archi declinando
un programma musicale che abbraccia diversi
secoli di musica: repertori antichi proiettati nel
presente si intersecano con pagine legate al
pensiero del nostro tempo. È un canto a voce sola
o a due voci che approda nella sonata per violino
e violoncello Rejoice! di Sofia Gubaidulina,
ampia pagina del 1981, frutto di una profonda
meditazione filosofica.


ELENA BUCCI | TERRA MATER MATRIGNA

Un lavoro dedicato a Ivano Marescotti,
amico e artista che, della Romagna, è stato
un meraviglioso cantore. Scrive Bucci: “Sono
cresciuta in una casa di campagna incastrata
dentro un paese che cambiava in fretta, fra
donne burbere e uomini dalle mani grandi che
non mi hanno trasmesso il loro patrimonio di
gesti e parole. Sono fuggita, sono tornata e ho
scoperto quanto poco sapessi della mia terra
mater matrigna che, gelosa del mio girovagare,
mi ha afferrato per non lasciarmi più: ogni
angolo di paesaggio mi parla, ogni persona è un
romanzo”


LORENZO GASPARRINI | CI SCALDEREMO AL FUOCO DELLE VOSTRE CODE DI PAGLIA

Oggi la libertà di parola è chiamata in causa
a sproposito soprattutto da chi non ha voglia
di assumersi la responsabilità delle parole
che sceglie. Lo stereotipo della femminista
fanatica, aggressiva e polemica resiste ma
le voci più pedanti, lagnose e insistenti sono
proprio quelle di chi si ostina a non riconoscere
i problemi di genere. Nel raccontare e
promuovere il pensiero filosofico femminista,
Gasparrini ha imparato a riconoscere gli
argomenti e gli atteggiamenti dei suoi critici.
Il libro è una collezione di tipi umani ricorrenti,
smontati uno per uno, mostrati in tutta la
loro inconsistenza e debolezza dialettica. Un
pamphlet infuocato per non porgere l’altra
guancia. L’incontro sarà animato da Valeria
Fonte, dottoressa magistrale in Italianistica,
scrittrice, divulgatrice e militante contro le
narrazioni misogine dei media.


ROBERTO MERCADINI | LA DONNA CHE RISE DI DIO

Può sembrare incredibile ma nella Bibbia
quando Dio sceglie una persona per affidarle
una missione si tratta quasi sempre della
persona più sbagliata che si possa immaginare.
Del resto, le figure venerabili dell’Antico
Testamento sono in realtà segnate da una
moltitudine di colpe e destinate a coprirsi di
ridicolo. Qual è il senso di tutto ciò? Mercadini
lo racconta, trascinandoci in una carrellata
di prescelti improbabili, guidandoci tra le
pagine ardenti delle Scritture e invitandoci
a riflettere sulla lezione che si nasconde in
ciascun versetto. Non disperare se davanti a
un’impresa ti senti impreparato: nessuno può
davvero conoscere la volontà divina. E magari
Dio ha voluto scegliere proprio te.