COSTANTINO D’ORAZIO: MA LIBERACI DAL MALE
Da Caravaggio a Raffaello, a Michelangelo, a Leonardo da Vinci, quello dello svelamento
dei misteri nascosti nelle vite e nelle opere dei grandi personaggi della storia dell'arte è una vera e propria passione per Costantino D’Orazio, saggista, studioso, personaggio televisivo e radiofonico. Dopo il successo di Caravaggio segreto e Michelangelo. Io sono il fuoco, torna all'Oratorio di San Filippo Neri per presentare il suo primo romanzo dedicato allo svelamento dei segreti di Roma. Un giallo ad ambientazione artistica che si svolge in un misterioso luogo di Roma all'interno del quale viene ritrovato un capolavoro che rivoluzionerà la storia dell'arte. (Edizioni Sperling&Kupfer).
RACCONTARE LA CITTÀ: DA MARZABOTTO A POMPEI
Alcune città antiche non sono sopravvissute sino a noi e anzi sono state sepolte. Da molti anni gli Archeologi dell’Università di Bologna sono impegnati sul campo in tanti siti del mondo per riportare in luce le storie delle città abbandonate e dei loro abitanti. Quali storie narrano Marzabotto e Pompei? La prima è una città nata con un complesso rituale di fondazione, tipico della disciplina etrusca ma che è alla base della genesi di tante città antiche e della stessa Roma. L’altra venne abbandonata repentinamente a causa di una improvvisa calamità naturale. In entrambi i casi l’archeologia, il racconto degli antichi e il supporto delle nuove tecnologie possono aiutarci a ricostruirne la storia.
LELLA COSTA LEGGE NATALIA ASPESI: QUESTIONI DI CUORE
Le lettere del cuore di Natalia Aspesi sul Venerdì di Repubblica dopo essere state raccolte nel libro Amore mio ti odio (Edizioni Il Saggiatore) diventano uno spettacolo. Un viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent'anni.
I tradimenti, le trasgressioni, le paure, i pregiudizi. Migliaia di storie intorno all’amore e alla passione che, incredibilmente, non cambiano con il passare dei decenni e l’evoluzione del costume. Dalla ragazzina infatuata per un uomo tanto più grande di lei alla donna che ama essere picchiata, dalla signora che s’innamora di un sacerdote alla moglie tradita e abbandonata, dal giovane che si scopre gay al maschio orgoglioso della sua mascolinità.
Tutti hanno imbracciato la penna (più recentemente la tastiera del pc) per scrivere a Natalia Aspesi chiedendo un consiglio, un parere. E le risposte, argute, comprensive, feroci, spesso sono più gustose dal leggere delle domande. A dare voce, colore, sfumatura e diversi gradi d'intensità sul palco a questa corrispondenza silenziosa Lella Costa.
GIOELE DIX E RITA PELUSIO: L’ESERCITO DELLE COSE INUTILI
Una favola bellissima che mette in contatto due periodi cruciali dell'esistenza umana: il passaggio dall'adolescenza all'età adulta e quello dall'età adulta alla vecchiaia. Il ragazzino Guglielmo, introverso e bullizzato, intrattiene una corrispondenza con Raimond un asino greco che i genitori gli hanno regalato per Natale adottandolo a distanza. Raimond sulla sua isola era un asino che portava pesi ed era felice di farlo: la vecchiaia lo relega tra gli inutili, quelli che si crogiolano svolgendo attività improduttive per passare il tempo. Il rapporto col ragazzo gli da un'ultima missione insperata proprio quando credeva di non averne più. E la vicinanza di Raimond infonde fiducia al ragazzo che non trovava il coraggio di spiccare il volo.
BOLOGNA FESTIVAL.TALENTI: GRAN DUO
Due artisti affiatati, il clarinettista inglese Rattle e la pianista turca Özsuca, che si sono
conosciuti dodici anni fa al Conservatorio di Oberlin (USA) e hanno continuato i loro studi
a Berlino. Suonano in duo e non solo: Zeynep ha lavorato con direttori come Antonio Pappano, Gustavo Dudamel, Simon Rattle; Sacha è un ottimo solista e collabora con artisti quali Mitsuko Uchida, Isabelle Faust, Katia e Marielle Labèque. Nel loro programma si passa dai Fantasiestücke op.73 di Schumann alla Sonata di Saint-Saëns, dalla Sonata op.120 n.2 di Brahms alla Sonatina di Martin, sino ai pezzi dei meno conosciuti Pierné e Baermann. Il concerto nasce dalla collaborazione con Bologna- Città della Musica Unesco e Liverpool Unesco City of Music.
TALENTI PER LISZT
Ricercato interprete della musica di Franz Liszt, Calogero Di Liberto è un pianista dal gesto
brillante, dotato di grande forza comunicativa, presente sui palcoscenici americani, asiatici ed europei. Oltre ad una selezione di brani lisztiani, alcuni di grande virtuosismo come La campanella o lo studio trascendentale "Tormenta di neve"; Di Liberto eseguirà due nuove composizioni per pianoforte ed elettronica ispirate al compositore ungherese: Il contatore di nuvole di Luigi Ceccarelli e Orbits di Dimitri Maronidis, due lavori selezionati dalla giuria del Premio Liszt per la loro attraente creatività.
Pianoforte Calogero Di Liberto
Elettronica Roberto Salvati
In collaborazione con Fondazione Istituto
Liszt di Bologna
ZERO VOCAL ENSEMBLE: FONTANAMIX ENSEMBLE EUROPERAS
La XII edizione di MICO si conclude con due fondamentali lavori di John Cage: Aria ed Europera 3, affidata allo Zero Vocal Ensemble e agli Attori della Scuola di Teatro "Alessandra Galante Garrone", presenza ormai attesissima nel nostro cartellone. Un’anti-opera dove alle voci si accompagnano trascrizioni di Liszt e registrazioni su nastro di celebri arie, con uno straniante effetto di scissione del tempo e dello spazio, di presente e passato.
Cicli tematici a cura della Fondazione Musica Insieme/Mico
BOLOGNA FESTIVAL. TALENTI: JOSEF SUK PIANO QUARTET
Due capolavori del repertorio ottocentesco per quartetto con pianoforte il Quartetto op.47 di Schumann e il Quartetto op.25 di Brahms, inframezzati da un brano Contemporaneo del compositore romano Matteo D’Amico, Trio pour un ange, sono il programma proposto da questo eccellente ensemble, originario di Praga che ha scelto il nome del loro gruppo in onore del grande violinista ceco Josef Suk. Vincitori nel 2013 del prestigioso concorso cameristico internazionale Premio Trio di Trieste, suonano insieme dal 2007 e tengono
concerti in giro per l’Europa.
ROBERTO LATINI: LASCIATE LE MIE ALI AL LORO POSTO. VIAGGIO NELLE LETTERE DI FEDERICO GARCÍA LORCA
Il viaggio nelle lettere di Federico García Lorca è come un filo a dondolo a cui sono appese insieme opera e vita del grande poeta spagnolo. Lettere scritte con la mano sinistra ‘che è la mano del cuore’. García Lorca fanciullo, tra frutta squisita e bagatelle dell’infanzia, si accende e si infiamma nella passione e nella vocazione artistica che diventa la sua tempesta e il suo cuore, l’amo a cui aggrappa il mondo. In cammino con García Lorca e con la maestria di Roberto Latini apriamo le pagine intime e aperte sul mondo della libertà e della passione del poeta, “con il cuore colmo di poesia fino all’orlo” e con i disegni e i paesaggi in cui dissemina la sua scrittura. A introdurre il viaggio teatrale nell’epistolario di García Lorca, Rafael Lozano (Università di Bologna), tra i massimi studiosi dell’opera di Federico García Iorca.
MARIA AMELIA MONTI: LA LAVATRICE DEL CUORE. LETTERE DI GENITORI E FIGLI ADOTTIVI
“Ma tu non lo sai che quando noi donne diventiamo mamme, in qualsiasi modo lo diventiamo, riceviamo in dono una lavatrice del cuore?”
L’adozione raccontata attraverso le testimonianze di chi l’ha vissuta direttamente o indirettamente. Dalle lettere raccolte per la categoria Lettera di un’adozione 2013, nasce La Lavatrice del cuore, spettacolo teatrale scritto da Edoardo Erba ed interpretato da Maria Amelia Monti. Il racconto dell’esperienza di Edoardo e Maria Amelia si affianca a quello di altre coppie, di papà e mamme che raccontano il proprio viaggio, in un’alternanza tra prosa e lettura di grande intensità i cui non mancano momenti ironici.