FANTATEATRO | IL RACCONTO DI FILIPPO

L’ORATORIO
FANTATEATRO
IL RACCONTO DI FILIPPO

Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna
c’è un Oratorio che porta il suo nome? Quali
sono i tesori artistici che custodisce? Domande
cui offre una risposta Il racconto di Filippo,
spettacolo itinerante che è un po’ visita
guidata e un po’ performance teatrale. Si tratta
di un percorso spettacolare per gruppi ristretti
di spettatori: tre attori conducono il pubblico
negli angoli più suggestivi dell’Oratorio,
dando voce ad alcuni personaggi storici e
fantastici legati al luogo, a partire da San
Filippo Neri, il santo della gioia che terrà le
fila della narrazione. Ma appariranno anche
un’immaginaria moglie di Ludovico Carracci
(di cui l’Oratorio ospita il celebre Ecce Homo) il
cardinale Lambertini (che inaugurò l’Oratorio
nel 1733) e la figura di una misteriosa donna
scampata dai bombardamenti del 1944.

 

 


FANTATEATRO | IL RACCONTO DI FILIPPO

L’ORATORIO
FANTATEATRO
IL RACCONTO DI FILIPPO

Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna
c’è un Oratorio che porta il suo nome? Quali
sono i tesori artistici che custodisce? Domande
cui offre una risposta Il racconto di Filippo,
spettacolo itinerante che è un po’ visita
guidata e un po’ performance teatrale. Si tratta
di un percorso spettacolare per gruppi ristretti
di spettatori: tre attori conducono il pubblico
negli angoli più suggestivi dell’Oratorio,
dando voce ad alcuni personaggi storici e
fantastici legati al luogo, a partire da San
Filippo Neri, il santo della gioia che terrà le
fila della narrazione. Ma appariranno anche
un’immaginaria moglie di Ludovico Carracci
(di cui l’Oratorio ospita il celebre Ecce Homo) il
cardinale Lambertini (che inaugurò l’Oratorio
nel 1733) e la figura di una misteriosa donna
scampata dai bombardamenti del 1944.

 

 


FEDERICO BELLINI E ALLIEVI CROSS | PUPILLA

Experience sonora dal vivo in cuffie wireless
con audio binaural su ‘Casa di bambola’
di Ibsen. L’opera più scandalosa del
drammaturgo, dove gli uomini sono malati e le
donne prendono il controllo della propria vita,
in un affascinante sequel drammaturgico che
pone le inquietudini di Torvald al centro della
narrazione, nella scrittura tagliente di Federico
Bellini e degli allievi CROSS, sui turbamenti
d’abbandono del maschio.


ILARIA CECCHINATO E ALTRE VELOCITÀ | QUEL CHE SI VEDE A OCCHI CHIUSI

Anteprima di ‘Turn on your ears. Dialoghi e ascolti attorno all’audiofiction.’

18.00 Audiofiction n.1: dal Passato
Una proposta di ascolto di un’opera radiofonica
“dal passato” per immergersi nelle visioni
impossibili ricreate dai grandi sperimentatori
della radio.

18.30: Audiofiction n.2: del Presente
Tra continuità con la tradizione del
radiodramma e le nuove frontiere del podcast,
un ascolto che invita a lasciarsi avvolgere dai
suoni e dalle voci per vedere oltre la scena.


COMPAGNIA SBLOCCO5 | THINKING BLIND

Performance in cuffie wireless su ‘Blue’ di
Derek Jarman, finalista Biennale College di
Venezia. “La mia vista non tornerà più, la retina
è distrutta”. Parole di Derek Jarman in ‘Blue’,
film sulle ultime fasi della sua malattia, l’HIV.
Mentre la vista si spegne Jarman è artefice di
un giardino-paradi­so di fronte ad una centrale
nucleare.
Un’immersione visi­
va e sonora sul procedere
implacabile del tempo, su HIV, omosessualità,
diritti civili. E sugli atti creativi come forme di
resistenza.


SERGIO GIVONE | I PRESOCRATICI. RITORNO ALLE ORIGINI

Introduce e modera Federico Condello.

Pensatori dell’inizio, i presocratici riflettono sul
«principio» e al tempo stesso sulla fine, intesa
come questione filosofica ma anche come
disgregarsi della religiosità arcaica. Ultimi
eredi di una cultura in cui logos e mito erano
strettamente intrecciati, essi non esiteranno
a sciogliere quel legame, pur continuando ad
appartenere a quel mondo. Attraverso la lettura
dei frammenti di autori presocratici si compie
un viaggio alle origini, dove la riflessione sul
vivente e la meditazione sull’uomo s’incontrano.
Un pensiero dell’identità e della differenza,
dell’essere e del nulla, della realtà dispiegata
non meno che inquietante e sfuggente; come
immaginare un’avventura più attraente di
questa?


MICO – BOLOGNA MODERN | ICHOS PERCUSSION

L’appuntamento conclusivo di MICO –
Bologna Modern riassume in una serata tutto
il ritmo e la vitalità dei popoli mediterranei,
unendo sotto il segno delle percussioni rituali
africani e tamburelli baschi, improvvisazioni
ispirate al genio di Keith Jarrett e brani di
Philip Glass e John Psathas, divenuti classici
di un repertorio pieno di fascino e ancora
tutto da scoprire. È proprio questa la missione
dei giovani componenti del quintetto Ichos
Percussion, nato nel 2016 e divenuto ben
presto un ambasciatore riconosciuto della
letteratura per percussioni, ospite regolare
di Festival e sale internazionali dall’Italia
alla Corea. Un repertorio estremamente
coinvolgente e in grado di unire popoli e
tradizioni apparentemente lontane, come nel
brano che concluderà il programma, Dance of
the Drums.


VISITA GUIDATA ITINERANTE CON SPETTACOLO

Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è
un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i
tesori artistici che custodisce? Domande cui offre
una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo
itinerante che è un po’ visita guidata e un po’
performance teatrale. Si tratta di un percorso
spettacolare per gruppi ristretti di spettatori:
tre attori conducono il pubblico negli angoli più
suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni
personaggi storici e fantastici legati al luogo, a
partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia
che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno
anche un’immaginaria moglie di Ludovico
Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce
Homo’) il cardinale Lambertini (che inaugurò
l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa
donna scampata dai bombardamenti del 1944.


LUCIANO CANFORA | TUCIDIDE. IL COLPO DI STATO

Introduce e modera Federico Condello.

Accade di rado che uno storico si trovi immerso
nel cuore di una rivoluzione e ne esca vivo. È
quanto capitò a Tucidide, nell’anno 411 a.C.
Mentre era impegnato nella scrittura, in tempo
reale, della interminabile guerra che condusse
al tracollo l’impero ateniese, lo storico si trovò
coinvolto nel fuoco della effimera e sanguinosa
rivoluzione oligarchico-radicale che mirava a
stroncare lo strapotere popolare e a chiudere il
conflitto abbracciando il nemico, assunto come
modello e come alleato. Nel bel mezzo della crisi,
Tucidide poté dar vita a questo caso unico della
storiografia antica, e non solo: la rivoluzione
raccontata dall’interno e dall’osservatorio
privilegiato delle più riservate posizioni di
comando.


VISITA GUIDATA ITINERANTE CON SPETTACOLO

Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è
un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i
tesori artistici che custodisce? Domande cui offre
una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo
itinerante che è un po’ visita guidata e un po’
performance teatrale. Si tratta di un percorso
spettacolare per gruppi ristretti di spettatori:
tre attori conducono il pubblico negli angoli più
suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni
personaggi storici e fantastici legati al luogo, a
partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia
che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno
anche un’immaginaria moglie di Ludovico
Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce
Homo’) il cardinale Lambertini (che inaugurò
l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa
donna scampata dai bombardamenti del 1944.