ARIANNA SCOMMEGNA | LA VITA DAVANTI A SÉ

PRIMA DELLA PRIMA
ARIANNA SCOMMEGNA
LA VITA DAVANTI A SÉ

“Avevano tutti e due bisogno di amore come non
si era mai visto alla loro età, e dovevano unire
le loro forze”. È la storia raccontata in prima
persona da un bambino, Momò, nella Belleville
miserabile e multietnica degli anni ’70. Momò
vive al sesto piano, a casa di Madame Rosa,
ex prostituta che accudisce bambini destinati
altrimenti al brefotrofio. Momò è il preferito
di Madame Rosa e tra loro si crea un rapporto
sincero e stretto che li legherà per sempre. È
una storia che parla di cura e del significato
della cura come atto di responsabilità. Momò
ci mostra come nelle situazioni più tragiche
e amare della vita si possa trovare la forza di
sorridere. Il romanzo di Romain Gary La vita
davanti a sé è un’iniezione di coraggio, speranza,
tenerezza e cura per l’anima. Il racconto prende
forma attraverso la voce e l’interpretazione di
Arianna Scommegna e la fisarmonica di Giulia
Bertasi.

 


FRANCESCO COSTA | FRONTIERA

LIBRI IN SCENA
FRANCESCO COSTA
FRONTIERA

Lo conosciamo come vicedirettore de Il Post, lo ascoltiamo ogni mattina sul podcast Morning, e abbiamo scoperto molte cose sugli USA grazie ai suoi libri editi da Mondadori: Questa
è l’America, Una storia americana e California. Esperto di politica statunitense e più volte inviato sul campo, dal 2015 cura il progetto Da Costa a Costa, una newsletter e uno dei primi
e più ascoltati podcast giornalistici in Italia. È stato autore e volto della miniserie televisiva The American Way per DAZN. Nel 2022 ha vinto il “Premiolino”, uno fra i più antichi e
importanti riconoscimenti giornalistici italiani. Al San Filippo Neri Costa presenterà il suo ultimo libro sugli Stati Uniti, edito da Mondadori Frontiera.

C’è una storia che ascoltiamo da un po’ di tempo, e descrive la più grande superpotenza del pianeta come in balìa di un irrimediabile declino.

È la narrazione di un paese che balla sull’orlo del precipizio, dove la radicalizzazione non è arrestata, le differenze fra conservatori e progressisti si sono allargate e le donne hanno perso persino il diritto a interrompere una gravidanza. Tutto vero. L’aria che si respira oltreoceano è elettrica, le tensioni razziali si sono inasprite e c’è un ex presidente che ha cercato di restare al potere dopo la sconfitta, che deve rispondere di oltre 90 gravi capi d’accusa e che nonostante questo – o proprio per questo? – è venerato da un’agguerrita minoranza della popolazione.

Eppure sta succedendo anche altro. Gli Stati Uniti hanno ampliato la forza lavoro come non era mai accaduto prima, stanno riducendo le diseguaglianze, hanno innescato una rinascita industriale, hanno approvato il più grande investimento di sempre contro il cambiamento climatico. Non hanno mai avuto così tante donne con un lavoro, così tante persone con disabilità con un lavoro; il reddito mediano non è mai stato così alto, le persone afroamericane sotto la soglia di povertà mai così poche. Il tutto mentre la Cina affronta una fase di grande incertezza e rinuncia al sogno del tanto atteso sorpasso.

Gli Stati Uniti d’America stanno attraversando un momento affascinante e contraddittorio, poco compreso e per certi versi unico nella loro vicenda nazionale. Com’è possibile che queste cose accadano contemporaneamente, nello stesso posto? Cos’hanno in testa gli americani, al di là delle caricature che vanno forte sui media?

Attraverso un racconto frastagliato e mai lineare, come la realtà che descrive, Francesco Costa ci accompagna in un sorprendente viaggio on the road nel Nuovo Mondo, procedendo frammento dopo frammento nell’esplorazione di un paese che trova sempre il modo di mostrarci le prove generali di quello che vedremo dalle nostre parti, nel bene e nel male. Buon viaggio.

Al termine dell’incontro la redazione di Giovani Reporter realizzerà una breve intervista sul palco.

 

Segnaliamo per i prenotati che i firmacopie saranno alle ore 17.30, al termine dell’incontro delle ore 16.00, e alle 19.00, pre incontro delle ore 20.00.

❗️I posti sono attualmente purtroppo terminati per entrambe le fasce orarie.

Se chi è prenotato non si presenta entro cinque minuti prima dall'inizio dell'evento daremo priorità alle persone in fila fuori per la lista di attesa, in ordine di arrivo!


TEATRO DEI BORGIA | GIACOMO

OMAGGI
Giacomo Matteotti
TEATRO DEI BORGIA
GIACOMO

Al termine dello spettacolo si terrà l’incontro I parlamenti di Matteotti, un dibattito sul processo compositivo dello spettacolo tra Gerardo Guccini, docente di Storia del teatro e dello spettacolo al DAMS di Bologna, nonché attento studioso e profondo conoscitore della teatro di narrazione e fondatore della rivista letteraria “Prove di drammaturgia” e Gianpiero Borgia, co-fondatore di Teatro dei Borgia e regista dello spettacolo.

“Un intervento d’arte drammatica in ambito
politico”. Così Elena Cotugno (interprete)
e Gianpiero Alighiero Borgia (regista) del
Teatro dei Borgia raccontano il loro spettacolo
Giacomo, tratto dai testi che Giacomo Matteotti
lesse in Parlamento il 31 gennaio 1921 e il 30
maggio 1924. Nel primo il politico denunciava
le connivenze tra le forze politiche borghesi e
le squadracce fasciste, nel secondo contestava
i risultati delle elezioni di aprile di quell’anno.
Come si sa, Matteotti sarebbe poi stato ucciso il
10 giugno e quest’anno ricorre il centenario. In
scena vengono riproposti i discorsi di un martire
nella loro nuda e terrificante verità: un invito a
riflettere sul senso della militanza politica, sui
diritti di cittadinanza, sulla possibilità di opporsi
alla violenza fascista. “È un richiamo – dice la
compagnia - ai valori di libertà e democrazia ma
anche al ruolo che il teatro ha nella società”.


ALESSIO BONI E MARCELLO PRAYER | CANTO DEGLI ESCLUSI

OMAGGI

Franco Basaglia
ALESSIO BONI E MARCELLO PRAYER
CANTO DEGLI ESCLUSI

“Io non fui originata ma balzai prepotente
dalle trame del buio per allacciarmi ad ogni
confusione”. Sono versi di Alda Merini, la
‘poetessa dei Navigli’ scomparsa nel 2009 a 78
anni. A lei e al suo patrimonio letterario Alessio
Boni e Marcello Prayer dedicano un reading
(o meglio un concertato a due) intitolato Canto
degli esclusi. Dopo Pavese e Pasolini, i due attori
hanno deciso di continuare “il gioco” della poesia
nella nudità scenica con Alda Merini: le loro
voci si alternano e si intrecciano come sempre
per diventare una nell’intento di cadenzare la
ritmicità del verso di Alda. Un verso di forte
intensità emotiva nel grumo di contraddizioni
che l’hanno abitata. Scrivono Boni e Prayer:
“Abbiamo immaginato la sua voce dettarci, come
gli antichi rapsodi, il Libro di Poesia da mettere
in voce: così è nata la necessità di questo altro
viaggio”.


MARCO SGROSSO | A COLPI D’ASCIA

OMAGGI

Thomas Bernhard
MARCO SGROSSO

A COLPI D’ASCIA

Di questo testo, tratto dal romanzo di Thomas
Bernhard, Marco Sgrosso ha curato la riduzione
e la regia, oltre ad esserne straordinario
interprete, con l’accompagnamento musicale del
polistrumentista Cristiano Arcelli. Scrive Sgrosso:
“Incantato dallo stile fulmineo e ridondante di
Berhard, dall’intreccio di reiterazioni, assonanze
e dissonanze che rendono i suoi testi simili a
partiture musicali, sono rimasto affascinato
dalla figura del narratore: uomo tormentato,
aggressivo ma vulnerabile, simile ad un animale
braccato. Mi ha profondamente coinvolto
l’analisi della figura dell’artista in conflitto,
con se stesso prima ancora che con gli altri, e
tanto più incatenato al suo universo quanto più
fortemente vorrebbe fuggirlo”. Con la sua ironia
caustica e spietata, Bernhard scandaglia miserie,
perfidie e ipocrisie dell’ambiente artistico della
sua amata e odiata Vienna, ma il livido quadro
finale che emerge da questo vorticoso pamphlet
non ha confini geografici.

 


MAURA GANCITANO E I GIOVANI REPORTER | IL PATRIARCATO

GLI ADOLESCENTI

MAURA GANCITANO E I GIOVANI REPORTER

IL PATRIARCATO

“Nel nostro mondo un uomo è sicuro di sé,
una donna è arrogante. Un uomo è senza com-
promessi, una donna è una rompicoglioni. Un
uomo è assertivo, una donna aggressiva. Un
uomo è stratega, una donna manipolatrice.
Un uomo è un leader, una donna ha manie di
controllo. Un uomo è autorevole, una donna
è prepotente. Le caratteristiche e i comporta-
menti sono gli stessi, l’unica cosa che cambia
è il sesso ed è in base al sesso che il mondo ci
giudica e tratta diversamente”.
Chimamanda Ngozi Adichie, scrittrice.

Un incontro su un tema quanto mai attuale: il
patriarcato. Per l’occasione Maura Gancitano,
saggista, filosofa, opinionista e co-fondatrice di
Tlon, scuola di filosofia, casa editrice e libreria
teatro, salirà sul palco per confrontarsi con la
redazione di Giovani Reporter, un portale onli-
ne che pubblica ogni giorno articoli di opinio-
ne scritti da giovani tra i 14 e i 30 anni inte-
ressati a raccontare il mondo che li circonda.


MASSIMO OSANNA | IL MONDO NASCOSTO DI POMPEI

EVENTO ANNULLATO

LIBRI IN SCENA
MASSIMO OSANNA

IL MONDO NASCOSTO DI POMPEI

È il 2017 quando la Procura di Torre Annunziata contatta il Parco Archeologico di Pompei. La proposta è chiara: intraprendere indagini congiunte per stabilire le responsabilità dei tombaroli e degli «scavatori» non autorizzati che stanno saccheggiando – ultimi di una lunga serie di clandestini – il territorio vesuviano.Nasce da qui l’avventura di ricerca raccontata in questo libro: si ricomincia a scavare a Civita Giuliana, là dove, si sapeva da indagini di inizio secolo, era il complesso di un’antica villa. Seguendo gli interventi dei clandestini in un’area oggi densamente abitata, il team del Parco guidato dall’allora direttore Massimo Osanna avvia una campagna di scavi destinata a restituire, tra momenti di delusione per i reperti distrutti o trafugati dai tombaroli, scoperte sensazionali: nuove vittime di cui si riesce a realizzare i calchi in gesso (dopo trent’anni dagli ultimi), una stalla con tre cavalli (il primo calco equino mai realizzato a Pompei), una sepoltura successiva all’eruzione del 79 d.C. Poi, in un ambiente limitrofo, un reperto eccezionale e unico nel suo genere: un pilentum, un fastoso carro da cerimonia finemente decorato, di cui si aveva traccia solo nelle fonti scritte. Praticamente intatto, solo sfiorato dai tunnel dei clandestini, conserva ancora i meravigliosi medaglioni a tema erotico. Attraverso un’accurata ricostruzione del territorio oltre le mura di Pompei e delle ville che punteggiavano la campagna, Massimo Osanna e Luana Toniolo ci accompagnano «dentro il cantiere» di Civita Giuliana, nell’operatività della moderna archeologia, restituendoci l’emozione della scoperta e la passione del loro lavoro. Fino all’ultimo ritrovamento: una stanza abitata da una famiglia di schiavi che, a distanza di duemila anni dalla tragica eruzione, ci restituisce la vita quotidiana delle classi subalterne, quelle che meno – fino a oggi – avevano lasciato traccia di sé.Un viaggio della conoscenza che diventa anche un monito: il nostro patrimonio archeologico e museale è un tesoro da difendere, da rilanciare, da valorizzare ogni giorno. E la villa al centro di questo libro, scrive Osanna, può oggi trasformarsi «da luogo di razzia, di distruzione dissennata, in un sito emblematico di tutela dinamica. Un simbolo della lotta dello Stato contro la piaga dello scavo clandestino e del commercio di manufatti archeologici e opere d’arte».

Al termine dell’incontro la redazione di Giovani
Reporter realizzerà una breve intervista ad Osanna
sul palco.

 


FANTATEATRO | IL RACCONTO DI FILIPPO

L’ORATORIO
FANTATEATRO
IL RACCONTO DI FILIPPO

Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna
c’è un Oratorio che porta il suo nome? Quali
sono i tesori artistici che custodisce? Domande
cui offre una risposta Il racconto di Filippo,
spettacolo itinerante che è un po’ visita
guidata e un po’ performance teatrale. Si tratta
di un percorso spettacolare per gruppi ristretti
di spettatori: tre attori conducono il pubblico
negli angoli più suggestivi dell’Oratorio,
dando voce ad alcuni personaggi storici e
fantastici legati al luogo, a partire da San
Filippo Neri, il santo della gioia che terrà le
fila della narrazione. Ma appariranno anche
un’immaginaria moglie di Ludovico Carracci
(di cui l’Oratorio ospita il celebre Ecce Homo) il
cardinale Lambertini (che inaugurò l’Oratorio
nel 1733) e la figura di una misteriosa donna
scampata dai bombardamenti del 1944.

 

 


CHRISTIAN GRECO | ALLA RICERCA DI TUTANKHAMUN

LIBRI IN SCENA
CHRISTIAN GRECO
ALLA RICERCA DI TUTANKHAMUN

L’incontro sarà moderato dalla dottoressa
Daniela Picchi, responsabile sezione egizia del
Museo Civico Archeologico di Bologna.

Quando nel novembre del 1922 Howard Carter
entra nella tomba del faraone Tutankhamun,
il nome del faraone, dimenticato dalla storia,
torna a essere pronunciato dopo tremila anni.
La tomba ha garantito al faraone una secon-
da vita come simbolo dell’intera civiltà egizia.
Ma come è stato possibile? Christian Greco,
direttore del Museo Egizio di Torino, conduce
i lettori di questo libro in un viaggio che inizia
con la riforma religiosa del ‘faraone eretico’
Akhenaten ed esplora i grandi misteri legati a
Tutankhamun – dalla sua ascendenza alle cau-
se della morte – fino a indagare l’impatto che
i favolosi oggetti ritrovati nella tomba hanno
avuto sull’immaginario contemporaneo.

Al termine dell’incontro la redazione di Gio-
vani Reporter realizzerà una breve intervista a
Greco sul palco.

 


DARIA BIGNARDI | Ogni prigione è un'isola

"So come vanno le cose col carcere. Il carcere è odiato da tutti. Alcuni amano il carcere degli altri, per così dire."

Daria Bignardi, Ogni prigione è un'isola

Ogni prigione è un'isola: un viaggio nell'isolamento, anche interiore

"Il carcere è come la giungla amazzonica, come un paese in guerra, un’isola remotaun luogo estremo dove la sopravvivenza è la priorità e i sentimenti primari sono nitidi". Questa è la riflessione di Daria Bignardi, narratrice affascinata dai territori umani più profondi, che trent'anni fa ha fatto il suo primo ingresso in un carcereOgni prigione è un'isola, il suo nuovo libro, ci parla della sua esperienza.

Le prigioni sono diventate col tempo parte integrante del suo percorso: ha collaborato con il giornale di San Vittore, ha portato in televisione le sue conversazioni con i detenuti, ha accompagnato sua figlia in parlatorio per conoscere il nonno recluso.

Rimasta in contatto con molti detenuti, è ancora oggi un "articolo 78", autorizzata a partecipare alle attività culturali nelle carceri. Ha incontrato ladrirapinatorispacciatorimafiositerroristi e assassini, ha conversato con agenti di polizia penitenziariagiudici e direttori di istituti penitenziari.

Per scrivere di questo mondo l'autrice si è isolata per mesi su un'isola piccolissima: Linosa. Ma anche lì il carcere l'ha inseguita. Gli incontri e la vita sull'isola hanno dialogato profondamente con le storie ascoltate in prigioneDaria Bignardi racconta il suo viaggio nell'isolamento e nelle prigioni, anche interiori, con la sua voce unica, capace di trasportare il lettore al centro delle esperienze.

Partendo da sé, mettendosi in gioco, proprio come ha fatto la mattina del 9 marzo 2020, quando, di fronte a San Vittore, alcuni detenuti sono saliti sul tetto, unendosi alle rivolte che stavano scuotendo molte carceri italiane. A seguito di quegli eventi, tredici persone recluse hanno perso la vita.

Parlare di questo è un gesto inevitabilmente politico, perché guardare al carcere significa guardare al cuore della società, ma questo libro è anche e soprattutto personale, dove ogni cosa - ritratti, riflessioni, cronache, ricordi - è connessa dalla scrittura limpida e coinvolgente di Daria Bignardi.

📸Riccardo Piccirillo