VITE STRAORDINARIE/ DIETRICH FISCHER-DIESKAU

La III edizione di Vite straordinarie, il ciclo di proiezioni dedicato da Musica Insieme ai protagonisti della cultura e della società del Novecento grazie all’ospitalità della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si apre con il ritratto di Dietrich Fischer-Dieskau (1925-2012), interprete fra i più importanti del XX secolo. Con la sua voce baritonale e una leggendaria padronanza tecnico-espressiva, Fischer-Dieskau è protagonista del più gran numero di incisioni del Novecento, ma compare anche sulle scene mondiali con i massimi direttori, a cominciare da Wilhelm Furtwängler. Il Lied è una vera fede per il baritono tedesco, che fu anche docente, musicologo, direttore d’orchestra e pittore. Quella di Fischer-Dieskau è una personalità eccezionale, pari solo all'umiltà con cui affronta il proprio ruolo, come racconta a Monsaingeon: «L’importante è scoprire la musica attraverso i musicisti, e non i musicisti attraverso la musica».




MARIA GRAZIA BELLOCCHIO / AFORISMI

La storica rassegna Il Nuovo l’Antico di Bologna Festival riserva quest’anno una particolare attenzione agli strumenti a tastiera, antichi e moderni, tradizionali o preparati, elettronici o giocattolo. Nei concerti dei pianisti Maria Grazia Bellocchio ed Emanuele Arciuli e del fortepianista Andreas Staier vengono proposti repertori che intrecciano diversi secoli di musica. Apre questa “indagine” a tutto campo la Bellocchio, ideando un programma che ruota intorno ad uno dei monumenta del secondo Novecento, Játékok (Giochi) di György Kurtág: una raccolta vivente di fogli d’album, memorie, trascrizioni, dediche, improvvisazioni. E proprio come se i “giochi” del compositore ungherese fossero un albero, il recital innesta, nel tronco principale, i rami generati dalla sua linfa: Scarlatti, Schubert, Couperin, Bach, Šostakovič…


CARLOTTA VAGNOLI / RUMOROSE

Carlotta Vagnoli, fiorentina, classe 1987, è scrittrice, content creator, femminista intersezionale, attivista per i diritti delle donne e contro la violenza di genere. Ha iniziato a scrivere come sex columnist per GQ e Playboy e oggi usa i social (in particolare Instagram) per divulgare i temi riguardanti il linguaggio, la violenza, gli stereotipi. Dal 2017 tiene lezioni nelle scuole medie e superiori d’Italia per avvicinare studenti e studentesse al tema del consenso e fare prevenzione. Il suo motto è: fate rumore! Nel 2021 ha pubblicato due libri, Maledetta sfortuna (Fabbri Editori) e l’ebook Poverine (Einaudi). Memoria delle mie puttane allegre (Marsilio) è il suo ultimo libro. Ora si accinge a fare un tour nei teatri con un monologo inedito che sintetizza il suo punto di vista sul ruolo delle donne nella società attuale.


ECCENTRICHE / STORIE DI ARTISTE FUORI DAL COMUNE

Eccentrichedonne, scrittrici, poete, intellettuali, artiste che hanno attraversato la storia in maniera divergente con il coraggio di scelte impopolari. Eccentriche è un progetto culturale multiforme che da anni racconta le storie di queste donne. Nadia Fusini, scrittrice e traduttrice, racconterà Emily Dickinson, accompagnata dalla voce dell'attrice e drammaturga Fiorenza Menni. La scrittrice Caterina Venturini renderà omaggio all’artista francese Louise Bourgeois, affiancata dall’attrice Olga Durano. La romanziera slovacca Jana Karšaiová (semifinalista al Premio Strega 2022) racconterà la vita e le opere della scrittrice italo-francese Inès Cagnati. Infine Nadia Terranova farà un ritratto dell’autrice brasiliana Clarice Lispector, accompagnata dalle letture dell’attrice Laura Pizzirani.

ECCENTRICHE / STORIE DI ARTISTE FUORI DAL COMUNE

Nella seconda serata del festival, la studiosa Sara Sermini affronterà la poeta russa Anna Achmatova, interpretata da Elena Bucci; la storica Fernanda Alfieri e la critica letteraria Claudia Marsulli intrecceranno un dialogo su due figure dirompenti come Jeanne des Anges e Teresa d'Avila. Laura Fortini, docente universitaria di Letteratura italiana, dedicherà il proprio ritratto alla scrittrice italo-svizzera Alice Ceresa, con le letture dell’attrice Eugenia Delbue. La scrittrice Giulia Caminito racconterà la vita dell’anarchica Virgilia D’Andrea accompagnata dai canti di Mara Redeghieri, con i musicisti Lorenzo Valdesalici e Nicola Bonacini.


DARIO VERGASSOLA E USSO96 / ANALOGICI VS DIGITALI

La generazione Z, totalmente nativa-digitale, è stata la prima ad essere uscita dall'omologazione televisiva che aveva unito nonni, padri e figli per quasi 70 anni. I giovanissimi non vedono più la tv perché la fanno loro, ovunque si trovino e in ogni momento, direttamente sui canali social e in particolare su Tik Tok. L'attore e scrittore Dario Vergassola, analogico per eccellenza, dialoga in maniera semiseria con Usso96, divo dei giovanissimi e seguito da ben sette milioni di loro appunto su Tik Tok. Nel corso dell'incontro verrà compilata una breve guida ad uso delle generazioni adulte (quelle definite dagli adolescenti in modo ironico e dispregiativo 'boomer') per orientarsi nel mondo dei ragazzi e viceversa. Un confronto non facile ma necessario.


QUARTETTO PROMETEO / RIFRAZIONI SONORE

Per il Quartetto Prometeo, Leone d’Argento della Biennale Musica di Venezia nel 2012, la ricerca del suono nuovo non è solo una attitudine, un’intenzione, una volontà. Costituisce al contrario una necessità, una sorgente e un approdo ineludibili lungo la ricerca della propria identità. Non a caso è proprio attraverso il prisma della musica del nostro tempo che l’ensemble legge anche i grandi classici del repertorio. Questa logica si riflette alla perfezione nel programma di questo concerto che incastona il Quartetto op.18 n.3 di Beethoven tra il primo quartetto composto da Luca Francesconi nel 1977 e il suo più recente quartetto I voli di Niccolò del 2004. Qui, il classico e composto dialogare dei quattro archi diventa imprevedibile e acrobatico, come lo era Paganini.

 


ROBOT FESTIVAL / CARMEN VILLAIN COURTESY

Un viaggio nella Scandinavia più eterea ed al tempo stesso più visionaria ed imprevedibile: Carmen Villain (origini a metà fra Cile e Norvegia per lei) e Courtesy (artista danese), in questo evento speciale pensato e realizzato dal festival ROBOT, sono pronte ad una esplorazione dove la musica ambient e la pratica del field recording raggiungono un livello semplicemente superiore, andando a scavare da un lato nella dimensione onirica ed ancestrale (Carmen Villain) dall’altro in quella più astratta, geometrica e debitrice della musica elettronica di matrice trance (Courtesy). Come da tradizione ed esplicito indirizzo del festival ROBOT, la musica elettronica non rappresenta solo una dimensione di loisir danzereccio ma diventa anche uno strumento per indagare le profondità dei sensi e le avventure artistiche più coraggiose. Per la Villain, poi, sarà la presentazione in anteprima dal vivo del suo nuovo lavoro, "Only Love From Now On", e lo stesso vale per Courtesy ("Night Journeys").


ROBOT FESTIVAL / SOPHIE BIRCH MARIO BATKOVIC

Il “rumore del mondo” può diventare intrigante melodia? La routine quotidiana può trasformarsi, processata in maniera obliqua con classe e delicatezza, in un racconto sonoro sorprendente? In mano a Sofie Birch, la risposta da dare a questi interrogativi diventa un’avventura artistica sottile, raffinata, affascinante, a più dimensioni, "aumentate" anche dal sassofono di Nana Pi, in questo concerto che è la prima presentazione live dell'ultima release discografica "Holotropica". Nel momento poi in cui, nel secondo concerto in programma nella serata, il bosniaco Mario Batkovic trasforma uno strumento tradizionale come la fisarmonica in un ipnotico strumento dell’ultra-futuro, allora davvero ci sono tutte le traiettorie e le coordinate per arrivare ad una dimensione inedita, sorprendente, superiore. Il secondo appuntamento realizzato in collaborazione col festival ROBOT esplora davvero terre sonore, culturali ed emotive preziose.

 


VITE STRAORDINARIE / GENNADIJ ROŽDESTVENSKIJ

Il secondo appuntamento di Vite straordinarie prevede la presenza a Bologna del grande regista francese Bruno Monsaingeon, che introdurrà al pubblico il suo affresco di uno degli ambienti culturali più intensi e ricchi del XX secolo, un fiore raro e prezioso cresciuto nell’Unione Sovietica del Terrore staliniano, della censura, delle deportazioni e delle epurazioni. Con mano magistrale, Monsaingeon ci offre da una parte rari frammenti incentrati su Prokof’ev, Šostakovič, Stravinskij, mentre dall’altra compare minaccioso Stalin, che rende più che mai vivido il senso dell’oppressione inflitta a musicisti e artisti in genere dal dittatore. A raccontarci questo momento storico è Gennadij Roždestvenskij (1931-2018), ultimo rappresentante dei direttori d’orchestra dell’era sovietica, che accosta con umorismo e sincerità la sua poetica della musica agli aneddoti su Tichon Chrennikov, il famigerato segretario generale dell’Unione dei Compositori Sovietici.

INTRODUCE BRUNO MONSAINGEON