AMARCANTO: CANTI E RACCONTI D’AMORE
Uno spettacolo che miscela musica, canto e teatro, un omaggio al grande poeta andaluso che ha saputo amare la vita attraverso la ferita della poesia. La sua opera nasce da un appassionato legame con la sua terra e da un lucido confronto con l’innocenza. Garcia Lorca vive il dramma dell’inevitabilità della morte con una inesauribile domanda di felicità. Questi sono alcuni dei temi della fecondissima produzione musicale, teatrale e poetica dell'autore spagnolo che ritroviamo nello spettacolo di Amarcanto che presenta il Romancero Gitano, una tra le produzioni più alte di Lorca, eseguito su partitura del maestro Mario Castelnuovo Tedesco. ~
IVANO MARESCOTTI: LETTERE AL FUTURO. CARO ANTONIO, GIULIA, DELIO, GIULIANO
Con questa proposta vogliamo presentare un Gramsci meno conosciuto, con una lucida capacità di trasmettere i valori in cui credeva, ma con una dolcezza e tenerezza infinite. È il Gramsci che si rivolge alla moglie Giulia, a Delio e Giuliano, i suoi bambini. L’amore verso i loro ha contribuito a mantenere accesa la speranza nel futuro, lo ha aiutato a essere vivo, a creare, a produrre con la mente e con il cuore. Nella proposta prendiamo in esame non solo le lettere presonali di Gramsci ma anche le risposte di Giulia, Delio e Giuliano. Nelle lettere, scelte, emerge “un certo spiritello ironico e pieno di umore” ma pure precisione e forza delicata: ricordi vividi dell'infanzia in Sardegna, l'amore per gli animali, che Gramsci coltivava anche in cella, il desiderio di amore e premura per la moglie e i bambini, espressioni viventi del futuro.
ANDREA SATTA E TÊTES DE BOIS: MAMME NARRANTI – LO SPETTACOLO
Allo stesso tempo un Festival e un momento di incontro e inclusione che vede al suo centro le favole. Sullo stesso palco artisti e mamme, medici, scienziati e intellettuali, per sottolineare e recuperare il valore del racconto e della voce materna e per coltivare l’idea di un mondo più accogliente. Sostenuto e fortemente voluto dal MIBACT Mamme narranti è nato sullo spunto dell’"esperimento” che la fertilissima mente di Andrea Satta – voce della band dei Têtes de Bois, che quando non è sul palco veste i panni di pediatra di base – porta avanti da anni nel suo ambulatorio in cui, una volta al mese, invita le mamme di tutte nazionalità a una merenda per raccontare la favola con cui si addormentavano da piccole, sotto altri cieli, lontani nello spazio e nel tempo. Tutto questo al fine di creare conoscenza e coesione sociale a partire dalle basi, da un elemento dolcissimo che tutti condividiamo.
SHAKESPEARE: PAROLE E MUSICA
SHAKESPEARE: PAROLE E MUSICA
Musicisti di ogni epoca hanno trovato nei versi di Shakespeare una potente fonte di ispirazione, da Beethoven a Mendelssohn, Grieg e Prokof’ev. Un omaggio al grande drammaturgo e poeta inglese nell’anno delle sue celebrazioni, con letture tratte da Romeo e Giulietta, La Tempesta, Macbeth, Sogno di una notte di mezza estatein un ideale connubio con le musiche da balletto di Prokof’ev, la Sonata La tempesta di Beethoven o la celebre Marcia nuziale scritta da Mendelssohn per il Sogno shakespeariano.
ROBERTO ANGLISANI: GIOVANNI LIVIGNO
TEATRO DI NARRAZIONE
ROBERTO ANGLISANI
GIOVANNI LIVIGNO
Giovanni Livigno è un racconto emozionante di Roberto Anglisani che, ispirato al romanzo cult dell’adolescenza,Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach, con maestria narrativa e attraverso una storia che è una grande metafora esistenziale, ci porta a “volare”. Per Giovanni Livigno è quel momento della vita in cui il gruppo è tutto e la vita del gruppo ha le sue regole e i suoi ritmi. Si fa casino, si passa il tempo, ma non si sfugge ugualmente alla noia e la vita sembra che ti scivoli via tra le zampe. Allora bisogna cercare sempre qualcosa di nuovo, di diverso, di pericoloso, sentire un brivido e smetterla di restare a guardare! Adatto a famiglie e a bambini dagli 8 anni.
ERMANNO CAVAZZONI. MANUTENZIONE DEI SOGNI. OMAGGIO A FEDERICO FELLINI
ERMANNO CAVAZZONI
MANUTENZIONE DEI SOGNI. OMAGGIO A FEDERICO FELLINI
A partire da alcuni sogni angosciosi raccontati dal regista riminese durante la lavorazione del film mai fatto Il Viaggio di G. Mastorna, lo spettacolo, in anteprima nazionale, si addentra nel mondo notturno dei sogni che aleggia permanentemente sull’umanità come un nido di vespe. Si alterna la voce parlante dal vivo con filmati girati all’interno dei sogni.
EPPURE MANCA QUALCOSA. I GIARDINI DEI GILIEGI
FESTIVAL 20 30
NON SUPEREREMO MAI QUESTA FASE
EPPURE MANCA QUALCOSA
I GIARDINI DEI CILIEGI
regia e drammaturgia Nicola Borghesi
Con Paola Aiello, Giuseppe Attanasio, Nicola Borghesi
Concept Enrico Baraldi, Nicola Borghesi
Scene Luigi Greco
Musiche Alberto Guidetti (Lo Stato Sociale)
Produzione Festival 20 30 e Kepler-452
L'INFERNO DEI VIVENTI
L’INFERNO DEI VIVENTI
Spettacolo e finale di laboratorio
a cura di Kepler-452
regia e direzione artistica Nicola Borghesi, scene e coordinamento del laboratorio scenografico Luigi Greco
in scena: Nicola Andretta, Nicole Guerzoni, Pierre Jacquemin, Gianmaria Lanucara, Agnese Mercati, Maria Chiara Pederzini, Lorenzo Romanazzi
le scene sono state realizzate insieme ai partecipanti al laboratorio di scenografia: Daniela Ciaparrone, Teresa Fano, Olivia Teglia, Micol Vighi
Le illustrazioni sono a cura di Daniela Ciaparrone
Produzione Kepler-452
Con il sostegno di Ravenna Festival
Spettacolo su prenotazione, per max 40 spettatori alla volta. Info e prenotazioni linfernodeiviventi@gmail.com
NON SUPEREREMO MAI QUESTA FASE: ALBANIA CASA MIA
Festival 20 30 a cura di Kepler-452
direzione artistica Nicola Borghesi
“Allora non si poneva questioni, e prendeva l’inferiorità degli adulti come un fatto naturale. Ora ne ha la conferma: nelle attuali condizioni il semplice svolgimento della vita porta, già nella maturità, al cretinismo” T. Adorno
Non supereremo mai questa fase? Come si entra nell’età adulta e che cosa significa? Come possiamo entrare in un’altra stagione della vita senza perdere lungo la strada quel tesoro di identità individuale che ci rende diversi da chi ci ha consegnato questo mondo?
NON SUPEREREMO MAI QUESTA FASE, INVISIBILMENTE
Festival 20 30 a cura di Kepler-452
direzione artistica Nicola Borghesi
“Allora non si poneva questioni, e prendeva l’inferiorità degli adulti come un fatto naturale. Ora ne ha la conferma: nelle attuali condizioni il semplice svolgimento della vita porta, già nella maturità, al cretinismo” T. Adorno
Non supereremo mai questa fase? Come si entra nell’età adulta e che cosa significa? Come possiamo entrare in un’altra stagione della vita senza perdere lungo la strada quel tesoro di identità individuale che ci rende diversi da chi ci ha consegnato questo mondo?