VISITA GUIDATA ITINERANTE CON SPETTACOLO
Chi era San Filippo Neri? Perché a Bologna c’è
un Oratorio che porta il suo nome? Quali sono i
tesori artistici che custodisce? Domande cui offre
una risposta ‘Il racconto di Filippo’, spettacolo
itinerante che è un po’ visita guidata e un po’
performance teatrale. Si tratta di un percorso
spettacolare per gruppi ristretti di spettatori:
tre attori conducono il pubblico negli angoli più
suggestivi dell’Oratorio, dando voce ad alcuni
personaggi storici e fantastici legati al luogo, a
partire da San Filippo Neri, il Santo della gioia
che terrà le fila della narrazione. Ma appariranno
anche un’immaginaria moglie di Ludovico
Carracci (di cui l’Oratorio ospita il celebre ‘Ecce
Homo’) il cardinale Lambertini (che inaugurò
l’Oratorio nel 1733) e la figura di una misteriosa
donna scampata dai bombardamenti del 1944.
MILA FUMINI | IL CANTO DELLE RICETTE
Mila Fumini è una storica impegnata nello
studio dei ricettari di cucina femminili:
fonti che sono solo l’ultimo epigono di una
tradizione che affonda le sue radici in numerosi
scritti di età medievale e rinascimentale come
ad esempio il ricettario di Caterina Sforza
che conteneva ricette di cibi, ma anche
incantamenti o indicazioni di preparati per la
cura della bellezza. Con i ricettari raccolti in
questi anni Mila Fumini ha dato origine anche
a un portale digitale, ‘RAGU-Reti e Archivi del
Gusto’, derivato proprio da quella tradizione
di scritture a lungo non indagata in maniera
sistematica. Attraverso questa ricerca sono
stati raccolti decine di racconti delle autrici di
questi scritti. Mila ha ricostruito le loro storie
indagandole come a guardare dal buco della
serratura di stanze che, questa sera, verranno
aperte e approfondite.
A VENT’ANNI DALLA CONVENZIONE PER IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE
In occasione dei vent’anni dall’adozione
della Convenzione UNESCO del 2003 sulla
Salvaguardia del Patrimonio Culturale
Immateriale, il Dipartimento delle Arti
dell’Università di Bologna e la Commissione
Nazionale Italiana per l’UNESCO, in
collaborazione con il Ministero della Cultura e
il Comune di Bologna, presentano una giornata
di studi e tre momenti performativi incentrati
sulle pratiche tutelate dall’UNESCO.
Per questa prima giornata oltre al convegno
ci sarà la rappresentazione di Teatro Nō con
Umewaka Naohiko, attore professionista
(shite) di una delle più rilevanti famiglie
tradizionali, afferente alla scuola Kanze, e il
percussionista Ko Seijiro, della prestigiosa
Scuola Kosei, suonatore di piccolo tamburo
(kotsuzumi). A seguire canti polifonici sardi
rappresentati dai cantori della Confraternita
Oratorio di Santa Croce di Castelsardo.
A VENT’ANNI DALLA CONVENZIONE PER IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE
La seconda giornata si concentra sull’Opera
dei Pupi siciliani, con uno spettacolo
realizzato in collaborazione con il Museo delle
Marionette ‘Antonio Pasqualino’ di Palermo.
Originariamente proclamato, nel 2001, tra i
“Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale
dell’Umanità”, il teatro dei burattini siciliani,
noto come Opera dei Pupi, è iscritto nel 2008
nella Lista rappresentativa del Patrimonio
culturale immateriale dell’UNESCO. Questo
genere di spettacolo si è sviluppato agli inizi
dell’Ottocento e ha vissuto un grande successo
tra le classi lavoratrici dell’isola. I pupari
hanno raccontato storie basate sulla letteratura
cavalleresca medievale e su altre fonti, come
le poesie italiane del Rinascimento, la vita dei
santi e le storie di noti banditi. I dialoghi in
queste rappresentazioni furono in gran parte
improvvisati dagli stessi pupari.
CAPPELLA ARTEMISIA | MUSICA PROIBITA
Questo progetto racconta la storia di Eleonora
d’Este, giovane badessa che seppe dare al
convento di Santa Chiara a Carpi lo sfarzo
di una corte rinascimentale. Lo spettacolo
racconterà l’emblematico caso di possessione
diabolica nel convento carpigiano, le
ambizioni della principessa, l’ansia di libertà
delle monache e i giochi di potere che
serpeggiavano dentro le mura del monastero.
Il concerto ricostruisce la vita musicale delle
monache con brani sacri e profani da autori
come Bottegari, Gesualdo, Trabaci, Guaitoli
ed altri, nonché le compositrici Sulpitia Cesis
e Raffaella Aleotti.
CESAR BRIE | RACCONTAMI DI DOMANI
Attraverso il percorso della vita di due amiche,
lo stimato regista internazionale Cesar Brie
racconta una poesia scenica sull’essere
donna e sul trascorrere del tempo. É come
se il pubblico spiasse le due protagoniste
dalla serratura del bagno: conversano, si
sistemano, si preparano. Scoprono i cambi
della loro figura, si confessano, lavano il corpo
e l’anima. In questo bagno gli oggetti più umili
ci interpellano e diventano compagni di scena.
I volti ci guardano attraverso lo specchio
affinché il reale si riveli come quelle verità che
si possono raccontare solo in segreto.
In scena le attrici Vera Dalla Pasqua e Rossella Guidotti.
CHRISTIAN GRECO | ALLA RICERCA DI TUTANKHAMUN
L’incontro sarà moderato dalla Dottoressa Daniela Picchi, responsabile sezione egizia del Museo Civico Archeologico di Bologna.
Quando nel novembre del 1922 Howard Carter
entra nella tomba del faraone Tutankhamun,
il nome del faraone, dimenticato dalla storia,
torna a essere pronunciato dopo tremila anni.
La tomba ha garantito al faraone una seconda
vita come simbolo dell’intera civiltà egizia.
Ma come è stato possibile? Christian Greco,
direttore del Museo Egizio di Torino, conduce
i lettori di questo libro in un viaggio che inizia
con la riforma religiosa del “faraone eretico”
Akhenaten ed esplora i grandi misteri legati a
Tutankhamun – dalla sua ascendenza alle cause
della morte – fino a indagare l’impatto che i
favolosi oggetti ritrovati nella tomba hanno
avuto sull’immaginario contemporaneo.
GIORGIO IERANÒ | OMERO. NAUSICAA E L’IDILLIO MANCATO
Introduce e modera Federico Condello.
Una principessa incontra un naufrago sulle
spiagge di un regno lontano. L’uomo venuto
dal mare è Odisseo, re di Itaca: ha conquistato
città, guidato eserciti e conosce parole che sanno
convincere la mente degli uomini e sedurre il
cuore delle donne. Nel VI canto dell’Odissea
incontra Nausicaa, non una dea o una maga,
come Calipso e Circe; non sposa e madre, come
la paziente Penelope. Ma un’adolescente nel cui
carattere si alternano innocenza e desiderio,
ingenuità e malizia. Tra lei e Odisseo nasce un
dialogo intessuto di ambiguità, da cui traspare la
promessa di un futuro destinato a non realizzarsi.
MARIA AMELIA MONTI ED EDOARDO ERBA / VAIOLO
La Fondazione del Monte e Mismaonda sono liete di annunciare che il 15 giugno l’Oratorio San Filippo Neri riaprirà al pubblico. Alle ore 20.30 una serata speciale in compagnia dell’autore Edoardo Erba e dell’attrice Maria Amelia Monti.
Inizialmente questo doveva essere un luogo di cura. Chi entrava qui era malato e ci veniva con la stessa speranza con cui un paralitico entra in un bagno termale. (Vaiolo, Edoardo Erba, 2002)
Più di vent’anni fa il drammaturgo Edoardo Erba scrive un racconto, “Vaiolo”, all’apparenza distopico: ambientato in un futuro che potrebbe essere oggi, narra della riscoperta di un reperto storico, un teatro, strano edificio di cui si è persa la memoria dell’utilizzo. Per deduzione si immagina dovesse essere un luogo di cura.
Il 15 giugno, dopo quasi quattro mesi di chiusura dei luoghi di cura di tutt’Italia (e del mondo), i teatri riaprono. La Fondazione del Monte, insieme a Mismaonda, ha deciso di fare un gesto simbolico: riaprire proprio quella sera l’Oratorio di San Filippo Neri, il suo luogo di cura, che da anni mette a disposizione della città di Bologna.
Per festeggiare questo ritorno negli spazi di pubblico spettacolo, Mismaonda ha chiamato sul palco proprio l’autore del testo profetico, Edoardo Erba: lui e la moglie, l’attrice Maria Amelia Monti, ne daranno una lettura scenica cui seguirà una chiacchierata sul “dove eravamo rimasti” e quale futuro ci aspetta.
L’Oratorio di San Filippo Neri proseguirà poi la sua programmazione dal 1 settembre.
L’Oratorio riaprirà al pubblico con una capienza di 85 posti (230 quelli abituali): le panche e le sedute saranno separate in modo da consentire la distanza di un metro abbondante.
Al pubblico sarà chiesto di indossare la mascherina e igienizzare le mani all’ingresso. Sarà anche misurata la temperatura.
L’ingresso sarà consentito solo su prenotazione via mail: oratoriosanfilipponeri@mismaonda.eu
PERFORMAZIONI INTERNATIONAL WORKSHOP FESTIVAL / LA CITTÀ GLOBALE IL RITO
A grande richiesta, dopo la presentazione nella passata edizione del Festival, torna lo spettacolo “Il Rito”, che riassume i dieci anni di ricerca del progetto “Stracci della Memoria” di Instabili Vaganti, nella sua versione site-specific, appositamente creata per gli spazi dell’Oratorio San Filippo Neri. La scena si struttura in uno spazio che assume il valore simbolico di giardino sacro, un luogo senza tempo dove un uomo e una donna, in scena e/o virtuali, percorrono il ciclo della vita fissandolo nell’eternità del rito al quale il pubblico prende parte come spettatore. Una composizione originale di testi poetici, musica, azioni fisiche e canti, che mira ad attualizzare i materiali performativi provenienti dalle tradizioni culturali dei diversi luoghi del mondo, attraversati dal progetto.