IL '68 DI BOLOGNA / STEFANO BONAGA, ROBERTO GRANDI E MAURO FELICORI

Ce n'est qu'un début... Il vento del '68 è spirato forte anche su Bologna e non solo in quel maggio che ha così profondamente segnato la vita parigina. Il tempo della contestazione studentesca è stato vissuto in modo intenso e ha gettato i semi per quella rivolta che voleva l'immaginazione al potere e che sarebbe scoppiata qualche anno più tardi, nel 1977. A 50 anni di distanza per rievocare il 1968 di Bologna sono stati individuati tre importanti eventi emblematici che accaddero in quell'anno in città, ovvero: il l filosofo Jean Paul Sartre fra gli studenti dell'ateneo; il Living Theatre apparso a sorpresa ad un'occupazione universitaria; Jimi Hendrix in concerto al Palasport di piazza Azzarita. Di quei protagonisti e di quel clima porteranno testimonianza diretta il filosofo Stefano Bonaga, il massmediologo Roberto Grandi e il manager culturale Mauro Felicori.


LEONID YACOBSON E L’ARTE DELLA MINIATURA NEL BALLETTO

L’incontro preparatorio al Gala Capolavori del balletto russo (in scena al Teatro Laura Betti di Casalecchio il 20 marzo 2018) permetterà di conoscere, con l’apporto di rari video d’epoca, la vicenda umana e artistica del fondatore del Balletto Yacobson di San Pietroburgo. Ostacolato in vita dalle autorità sovietiche, Leonid Yacobson è oggi considerato un maestro della coreografia del Novecento, nonostante il suo nome non sia ancora così noto al grande pubblico. La sua opera di geniale sperimentatore, espressa al meglio nel genere della “miniatura”, è oggi preservata e diffusa dalla compagnia che porta il suo nome.


MASSIMO MONTANARI E ANDREA SEGRÈ / BOLOGNA E IL CIBO: DALLA MACELLERIA DI ANNIBALE CARRACCI A FICO

Le città, gli stili di vita, i costumi sono in rapido cambiamento e spesso è difficile cogliere la dimensioni, i caratteri e la direzione di ciò che cambia intorno a noi. Il cibo storicamente è stato rilevante nelle relazioni sociali, negli scambi economici ed è stato anche  un soggetto rappresentato da artisti di fama. Per molti il cibo non è più solo un prodotto alimentare necessario, ma una fonte di piacere e uno status symbol. La qualità del cibo è stata spesso associata alla città di Bologna ed è tuttora parte della sua fama internazionale che oggi assume la sua manifestazione più ambiziosa nella realizzazione di Fico.


ANNAGAIA MARCHIORO / FAME MIA - QUASI UNA BIOGRAFIA

“La storia di una donna che aveva fame, che aveva così tanta fame, da smettere di mangiare. Quella donna ero io ed era anche Amélie Nothomb, e i tanti Giada, Marika, Riccardo e altri infiniti nomi. La fame è un paesaggio che ci accomuna tutti. Belli, brutti, storti, compiuti o incompiuti. La fame è un sentimento universale. La fame, ovviamente, non è solo di cibo, ma di amore, di vita, di storie, di riconoscimento.“ Fame mia è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni, liberamente tratto da un romanzo di Amélie Nothomb, da cui ruba i momenti più alti e la crudele ironia, sfocandone i contorni, fino a farlo aderire a un’altra storia, quella dell’autrice-attrice che la interpreta.


LA RADIO: LINUS E MARINO SINIBALDI

E' la compagna fedele di ciascuno di noi, la più antica, la più amata. Anche la radio come tutti i mezzi di comunicazione si è evoluta nel tempo, ha conquistato nuovi spazi, ha inseguito altre vocazioni. Ce ne parlano due professionisti collaudati: Linus e Marino Sinibaldi.

Pasquale Di Molfetta, in arte Linus, è conduttore radiofonico e televisivo e direttore artistico di Radio Deejay. Marino Sinibaldi da metà degli Ottanta collabora come autore e conduttore a programmi culturali radiotelevisivi della Rai. Nel 2009 è chiamato a dirigere Radio3.

I LINGUAGGI DEI MEDIA è un ciclo di incontri con gli operatori dell'informazione ideato da Mismaonda in collaborazione con la Fondazione dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia Romagna. Alle serate parteciperanno in qualità di intervistatori anche i giovani iscritti al Master in Giornalismo dell'Università di Bologna.


L’ARIA DELLA LIBERTÀ / L’ITALIA DI PIERO CALAMANDREI

«La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare». Parola di Piero Calamandrei, fra i padri della Costituzione italiana. MICO – Musica Insieme COntemporanea ne celebra il 70° anniversario con uno spettacolo che alla voce dello scrittore Tomaso Montanari associa immagini e cinegiornali d’epoca, intrecciati alle musiche di sei autori che hanno vissuto intensamente quegli anni di libertà negate, di guerra, e infine di liberazione e ricostruzione. Musiche di Casella, Castelnuovo-Tedesco, Hindemith, Messiaen, Šostakovič, Stravinskij.


POP UP CINEMA

Dopo il successo dello scorso anno, torna l’appuntamento natalizio con il grande cinema in pieno centro. L’Oratorio di San Filippo Neri ospiterà nuovamente il Pop Up Cinema, la sala temporanea di I Wonder Pictures, un’occasione imperdibile per assaporare ogni giorno film di qualità in un’atmosfera unica.


VINCENZO PIRROTTA E GABRIELE VACIS: SUPPLICI A PORTOPALO. DALLA TRAGEDIA DI ESCHILO ALLE PAROLE DEI RIFUGIATI

Sulla costa siciliana, frontiera delle rotte della disperazione del Mediterraneo, un coinvolgente racconto teatrale basato su Le Supplici di Eschilo, che mette in scena la difficile decisione della città di Portopalo di fronte alla richiesta di asilo di chi fugge dalla guerra e dalla fame. I versi di Eschilo si intrecciano e si confondono con i racconti dei migranti che approdano in Sicilia, dopo peripezie inenarrabili. Ma non bastano carità e pietà: solo la dimensione politica – insegna già Eschilo 2500 anni fa – può affrontare e risolvere positivamente, nel segno del bene comune, la difficoltà di migranti e cittadini. Il racconto teatrale si fa orazione civile e occasione di riflessione collettiva e il teatro recupera così la funzione originaria che aveva nell’Atene del V secolo a.C., agli albori della democrazia e della politica.


COME FANNO LE LUCCIOLE?

Come fanno le lucciole? Possiamo fare la luce? Possiamo scegliere il colore? La chimica ha contribuito in modo determinante allo sviluppo scientifico e tecnologico della nostra civiltà, al miglioramento della qualità della nostra vita. Durante la serata, i ricercatori ci accompagneranno lungo un viaggio che parte dalle lucciole per arrivare agli schermi OLED. Accanto al sapere scientifico accendiamo la memoria poetica di un tempo magico evocata dalle lucciole, quelle vere, vissute e cantate dal Teatro delle Ariette.


ISLANDA: LA SOLITUDINE CHE MERITIAMO

Per capire un pezzo di mondo che non è il nostro servono decenni, e non è detto che i decenni bastino

Cinque anni fa, quando non era ancora così di moda, Giovanna Silva e Claudio Giunta sono andati in Islanda per fare un viaggio e raccontarlo. Baciati dalla fortuna (niente neve, poca pioggia) e sfruttando la luce delle lunghissime giornate di maggio, hanno potuto godere dell’aspetto memorabile di ogni esperienza islandese: ci si trova spesso da soli, e molto a lungo. Una solitudine che potrebbe apparire sinistra ma che invece, a starci dentro, è addirittura euforizzante: non solo la lava, cascate e ghiacciai ma anche centrali elettriche perse in mezzo al niente, cimiteri di campagna, una base della NATO che ha chiuso i battenti e si sta trasformando in un pezzo del paesaggio.