MARCO CAVICCHIOLI E GUGLIELMO PAGNOZZI / MEXICO CITY BLUES DI JACK KEROUAC

Nato nel marzo del 1922, quest’anno ricorre il centenario del fondatore della Beat Generation che ha influenzato scrittori poeti e musicisti di tutto il mondo, dagli anni 50 in poi. Voce e sassofono contralto si inseguono in questa cavalcata attraverso la raccolta di poesie di Jack Kerouac Mexico City Blues. Composta da 242 “cori” o paragrafi, brevi ed intensi episodi poetici, fa emergere con forza quella “prosodia bop” che ha reso celebre lo scrittore il quale definiva se stesso non come tale, ma piuttosto come un compositore jazz. Ed infatti la raccolta, qui eseguita come una lunga improvvisazione in stile bi-bop tra un attore e un musicista, rimanda al jazz di Charlie Parker cui è ispirata.