DAVIDE ENIA | ROBERTO BAGGIO

PRIMA DELLA PRIMA
DAVIDE ENIA
ROBERTO BAGGIO

Roberto Baggio parla di cadute, di angoscia,
di tormento. La guerra è tornata nel nostro
presente, i conflitti sociali sono sempre più
accesi, la paura pulsa di nuovo dentro le vene.
Eppure, proprio dopo il crollo, a partire dal punto
più basso, incomincia la risalita. Roberto Baggio
gioca a calcio con 200 punti interni di sutura
al ginocchio e un menisco perforato, eppure
diventa il calciatore più forte al mondo. Come
si può trovare la luce nel buio del nostro tempo?
Dove trovare un approdo alla deriva, quando il
mondo intero sta andando in fiamme? Come si
può segnare se le gambe fanno male e tutti gli
avversari stanno lì, feroci, pronti a spezzartele
le gambe? E poi accade qualcosa, una speranza,
un’intuizione, un goal all’incrocio dei pali, e
rimane, alla fine, solo ciò che davvero importa:
il desiderio accolto, la purezza del gesto sportivo,
la possibilità del racconto.