RACCONTARE LA CITTÀ: DA MARZABOTTO A POMPEI

Alcune città antiche non sono sopravvissute sino a noi e anzi sono state sepolte. Da molti anni gli Archeologi dell’Università di Bologna sono impegnati sul campo in tanti siti del mondo per riportare in luce le storie delle città abbandonate e dei loro abitanti. Quali storie narrano Marzabotto e Pompei? La prima è una città nata con un complesso rituale di fondazione, tipico della disciplina etrusca ma che è alla base della genesi di tante città antiche e della stessa Roma. L’altra venne abbandonata repentinamente a causa di una improvvisa calamità naturale. In entrambi i casi l’archeologia, il racconto degli antichi e il supporto delle nuove tecnologie possono aiutarci a ricostruirne la storia.

 


LE METAMORFOSI: VERTUMNO OVVERO L'AMANTE E I SUOI DOPPI

Vertumno e Pomona: una donna sdegnosa dell’amore, tutta intenta ai suoi compiti nella produzione dei frutti e un dio delle stagioni che adotta tutti i travestimenti possibili per
avvicinarla. Una serie fantasmagorica di metamorfosi, che si succedono l’una all’ altra per
giungere alla seduzione.

In occasione del bimillenario della morte di Ovidio. 

 


LE METAMORFOSI MEDEA: OVVERO LA VENDETTA DELL’AMANTE

Di tutte le eroine tragiche, Medea è la più estrema: per punire il marito che l’ha tradita,
si fa assassina dei propri figli. Che cosa porta una madre al figlicidio, un delitto che sfida la
nostra capacità di comprensione? È quel che ci chiediamo anche davanti ad alcuni sconvolgenti casi di cronaca. Nel caso di Medea, il gesto efferato nasce dall’odio per colui che ha amato in passato e che l’ha tanto delusa, dal rancore per essere stata tradita e umiliata; dalla ribellione all’ingiustizia di un comportamento cinico ed egoista che viola i suoi diritti di moglie e di madre. Medea non agisce in un raptus di follia, ma pianifica la sua vendetta, e colpisce il partner nei suoi affetti più profondi, uccidendo quella parte di lui che rappresenta la sua proiezione verso il futuro.

In occasione del bimillenario della morte di Ovidio.

 


LA STORIA DELLA TERRA A COLORI

Vi siete mai fatti delle domande sul nostro pianeta? Vi siete mai chiesti che età ha la Terra,
quando è nata, se è sempre rimasta uguale? Sarà ingrassata o dimagrita? Sarà invecchiata? Ma soprattutto ha sempre avuto lo stesso colore? Racconteremo la storia della Terra in fasi di colori partendo dalla casualità degli eventi geologici che attraverso la determinazione biologica ha portato allo sviluppo del nostro pianeta. Rosso come l’oceano di magma dell’inizio, il nero e il grigio delle prime rocce, il blu degli oceani e dell’ossigeno e il verde dello sviluppo della vita. E oggi come appare la Terra? Oggi la Terra appare come un pianeta “marmorizzato” (una Marble Bar!). Tuttavia, esistono ancora oggi luoghi sulla Terra che mostrano come era la Terra primitiva e sono i luoghi fra i più colorati esistenti al
mondo.

Con la ricercatrice Barbara Cavalazzi, Università di Bologna


LE METAMORFOSI: NARCISO OVVERO L’AMORE IMPOSSIBILE

L’immagine di Narciso perso in un amore impossibile e incapace di staccarsi dallo specchio
d’acqua che riflette il suo viso è familiare a tutti. Ma quell’episodio è solo l’ultimo atto di un mito ricco e affascinante, che coinvolge indovini, ninfe delle acque e dei monti, battute
di caccia nei boschi, amanti delusi e vendicativi, e prima di ogni cosa una singolare profezia di cui solo dopo molto tempo apparve chiaro l’inquietante significato.

In occasione del bimillenario della morte di Ovidio.

Ciclo tematico a cura della Società Editrice Il Mulino

 


GIOVANNI DE MAURO: I COME INFORMAZIONE I COME INTERNAZIONALE

Dopo gli inizi a L'Unità prima come grafico e poi come giornalista in Cronaca e agli Esteri, De Mauro ha fondato nel '93, su ispirazione del giornale francese Courrier international, la
rivista settimanale Internazionale, che raccoglie il meglio degli articoli di stampa estera
tradotti in italiano. Un'esperienza inconsueta nel panorama nostrano che, negli anni si è andata consolidando, sbarcando sul web e organizzando ogni anno a Ferrara un festival dedicato alla testata.
I mestieri del giornalismo è un ciclo di incontri con gli operatori dell'informazione ideato da Mismaonda in collaborazione con l'Ordine e la Fondazione dei Giornalisti dell'Emilia Romagna in occasione della riapertura del Master di Giornalismo a Bologna. Alle serate parteciperanno in qualità di intervistatori anche i giovani iscritti al Master.

Conduce Claudio Cumani


LUCA SOFRI: L'INFORMAZIONE CORRE IN RETE

Fondatore e direttore del quotidiano on line Il Post, Luca Sofri cura anche il suo seguitissimo blog 'Wittgenstein'. Ha scritto su svariate testate come Il Foglio, Vanity Fair, La Gazzetta dello sport, Gq. Già conduttore con Giuliano Ferrara di Otto
e mezzo su La7, ha guidato per sei anni su RadioDue Condor. Un grande successo ha ottenuto il suo libro Playlist, guida alle 2556 canzoni di cui non potete fare a meno. Molto interesse hanno sollevato i suoi scritti sulla questione dell'affidabilità della rete sollevata da Umberto Eco.
I mestieri del giornalismo è un ciclo di incontri con gli operatori dell'informazione ideato da Mismaonda in collaborazione con l'Ordine e la Fondazione dei Giornalisti dell'Emilia Romagna in occasione della riapertura del Master di Giornalismo a Bologna. Alle serate parteciperanno in qualità di intervistatori anche i giovani iscritti al Master.

Conduce Claudio Cumani


SINFONIA DI PAGINE MARIO BRUNELLO E GUSTAVO ZAGREBELSKY. INTERPRETARE. DIALOGO TRA UN MUSICISTA E UN GIURISTA

Mario Brunello, tra i più grandi violoncellisti di oggi, e il noto giurista Gustavo Zagrebelsky, sono i protagonisti del primo appuntamento della rassegna Sinfonia di Pagine, cinque presentazioni di novità editoriali di argomento musicale organizzate da Bologna Festival in collaborazione con Librerie Coop Zanichelli. Zagrebelsky e Brunello, presentando il loro volume edito da Il Mulino, ci parleranno di libertà interpretativa rispetto ad un testo codificato, storicamente definito come una Sonata di Beethoven o un articolo della Costituzione. Nella musica così come nel diritto, alle prese con una Suite di Bach o un testo di legge, l’interprete si muove in una delicata zona di confine che si situa tra l’eseguire e il creare, nell’ardua impresa di fare da tramite tra passato e futuro.


SYUSY BLADY E FELICE VINCI: IL METEORITE IPERBOREO

Presentazione del libro (Edizioni Pendragon)dedicato alle origini baltiche dei racconti omerici. Dai crateri meteoritici sull'isola di Saaremaa, in Estonia, alle leggende baltiche sul
sacrificio di un misterioso faraone; dalle rotte dei mitici Popoli del mare alla matrice ordica
dei miti omerici: riflessioni non convenzionali sulle più antiche radici della nostra comune
civiltà europea. «La caduta del meteorite di Saaremaa, con la conseguente produzione del
ferro del lago di Kaali da parte di antichissimi fabbri, può aver avuto un ruolo tutt'altro che
secondario nella storia dell'Europa preistorica, come ci mostra l'importanza del mito di Fetonte, presumibilmente ispirato da quell'evento, nel pensiero dell'antica Grecia, che a sua volta ha permeato tutta la cultura dell'Occidente».(Felice Vinci)

 


BEPPE SEVERGNINI: SERVONO ANCORA I GIORNALISTI?

Editorialista de Il Corriere della Sera dopo essere stato corrispondente estero da Londra,
Mosca e Washington. Analista costante dei fatti sociali di casa nostra, contributing opinion
writer per The New York Times, corrispondente dall'Italia per The Economist, Beppe Severgnini da sempre segue con passione non solo la politica ma anche gli aspetti culturali
e di costume nazionali ed internazionali dalle colonne delle testate per le quali scrive e
attraverso il seguitissimo blog “Italians”. Ha pubblicato 16 titoli per Rizzoli, ideato e condotto il programma di Raitre L'erba dei vicini, scritto e interpretato lo spettacolo teatrale La vita è un viaggio.

I mestieri del giornalismo è un ciclo di incontri con gli operatori dell'informazione ideato da Mismaonda in collaborazione con l'Ordine e la Fondazione dei Giornalisti dell'Emilia Romagna in occasione della riapertura del Master di Giornalismo a Bologna. Alle serate parteciperanno in qualità di intervistatori anche i giovani iscritti al Master.