LYRA PRAMUK | ROBOT15 - TRANSITION
ROBOT Festival è uno degli appuntamenti di riferimento della musica elettronica internazionale e, giunto alla 15a edizione TRANSITION - Gender, Digital, Green, porta al San Filippo Neri un’anteprima imperdibile. Alle 19.00, l’Oratorio interseca nuovamente la propria storia con quella di ROBOT per la prima italiana del nuovo spettacolo di Lyra Pramuk, volto e pilastro concettuale dell’edizione 15 – sue le parole del manifesto. Una voce che sembra provenire da un’altra galassia, si libra sui mondi digitali che ci circondano, un linguaggio non verbale che entra nei centri nervosi dell’anima e racconta come potrebbe essere.
Per maggiori informazioni e biglietti disponibili su robotfestival.it
QUARTETTO PROMETEO | ARCHI SOLFORICI
Il Nuovo e l’Antico si intarsiano in modi diversi nel concerto offerto dal Quartetto Prometeo, Leone d’Argento alla Biennale Musica del 2012. Nel Secondo Quartetto per archi “Surfarara” di Francesco Antonioni, eseguito per la prima volta in Italia dopo il debutto alla Wigmore Hall di Londra, l’Antico si presenta nella forma di un canto siciliano dei minatori di zolfo raccolto da Alan Lomax. Antonioni lo elabora, lo lascia emergere distintamente dal tessuto polifonico e intona un dialogo a distanza con il cantore siciliano e con il “dolore del ricordo” che attraversa le sue parole. Nel Quartetto n.4 di Bartók l’Antico si manifesta invece nelle esasperate simmetrie delle sue architetture formali.
Concerto realizzato in collaborazione con Ferrara Musica.
Per maggiori informazioni: www.bolognafestival.it | T. 051 649 33 97
STEFANO E VALERIA MONTANARI | SOLFEGGIAMENTI, PARTITE E SONATE
Stefano Montanari, violinista barocco di ineguagliabile estro, solista e direttore d’orchestra tra i più ricercati d’Europa, dedica il suo programma al genere della Sonata a due di origine barocca: dalla matrice storica dell’Op.5 di Corelli fino allo stile concertante di Vivaldi, passando per i Solfeggi di Leonardo Leo, come a ricordare che ogni strumento musicale deve imparare a cantare. Spicca in finale di programma l’ultima sonata dell’Op.5 di Corelli, “La Follia”, con le sue ventidue variazioni. Valeria Montanari, continuista e fortepianista che, come il fratello Stefano, ha fatto parte dell’Accademia Bizantina di Ottavio Dantone, lo accompagna in questo concerto.
Per maggiori informazioni: www.bolognafestival.it | T. 051 649 33 97
ÁNEMA | CARTOLINE DAL SUD
Per festeggiare i dieci anni di vita insieme fra Napoli e il teatro, Ánema sceglie di proporre un viaggio per i Sud del mondo: il Sud dell’Italia, ma anche il Sud del Mediterraneo e il Sud delle Americhe.
Troviamo echi di Napoli e di Sicilia, ma anche i ritmi dello chôro, del baião e del tango, come i colori del vicino Oriente. E questi echi si tradurranno in cartoline, cartoline sonore, firmate dai quattro componenti di Ánema e da amici illustri come Egberto Gismonti, Astor Piazzolla, Hermeto Pascoal, e da tutti gli altri che viaggeranno insieme per raccontare il Sud.
MICO – BOLOGNA MODERN | ICHOS PERCUSSION
L’appuntamento conclusivo di MICO – Bologna Modern riassume in una serata tutto il ritmo e la vitalità dei popoli mediterranei, unendo sotto il segno delle percussioni rituali africani e tamburelli baschi, improvvisazioni ispirate al genio di Keith Jarrett e brani di Philip Glass e John Psathas, divenuti classici di un repertorio pieno di fascino e ancora tutto da scoprire.
È proprio questa la missione dei giovani componenti del quintetto Ichos Percussion, nato nel 2016 e divenuto ben presto un ambasciatore riconosciuto della letteratura per percussioni, ospite regolare di Festival e sale internazionali dall’Italia alla Corea.
Un repertorio estremamente coinvolgente e in grado di unire popoli etradizioni apparentemente lontane, come nel brano che concluderà il programma, Dance of the Drums.
MICO – BOLOGNA MODERN | AEHAM AHMAD E AHMAD RASHID
Il viaggio di Musica Insieme tra le rive del Mediterraneo lambisce la Siria con la voce unica di Aeham Ahmad, il “pianista delle macerie”, qui immortalato in uno scatto divenuto virale mentre suona il pianoforte nel campo profughi di Yarmouk.
Insignito nel 2015 dell’International Beethoven Prize for Human Rights, Ahmad è autore di libri
nei quali racconta storie di popoli e di guerre dimenticate.
Il suo Mediterraneo è una via di fuga per chi cerca la libertà e una nuova vita, e troppo spesso vi trova la morte in mancanza di mani tese a raccoglierlo e ad accoglierlo.
Sopravvissuto egli stesso al naufragio di un gommone sulla rotta per Lesbo, nella sua musica, affiancato dalle percussioni di Ahmad Rashid, Ahmad unisce tradizione europea e nordafricana in un sound ammaliante e travolgente.
MICO – BOLOGNA MODERN | AXEL TROLESE E MARTA ROVERATO
La finestra aperta da MICO – Bologna Modern sulle musiche del mondo mostrerà perl’edizione 2023 un panorama mediterraneo, con tre focus sulle affascinanti tradizioni dei popoli che si affacciano sul Mare Nostrum.
Si comincia dalla Spagna, con un originale connubio di musica e danza che vede sul palco un giovane pianista e una bailaora flamenca: Axel Trolese, perfezionatosi fra gli altri con Louis Lortie, Maurizio Baglini e Benedetto Lupo, e ospite di sale come la Millennium Concert Hall di Pechino e la Cappella Paolina del Quirinale, e Marta Roverato, vera e propria ambasciatrice del flamenco, che racconterà la “voce dell’anima” dei popoli gitani che hanno attraversato il Medio Oriente e il Mediterraneo.
TETRAKTIS PERCUSSIONI E ENRICO BAIANO | MUSICA ASSOLUTA E STRUMENTI BEN TEMPERATI
Pensando a Bach. I musicisti del quartetto Tetraktis, inventivo e originale ensemble di percussioni, hanno chiesto a sei compositori italiani viventi di ripensare altrettanti Preludi e Fughe del Clavicembalo ben temperato per il timbro, il suono e i colori dei loro strumenti.
Il progetto si avvale della collaborazione del clavicembalista Enrico Baiano che pone ciascuna di queste ‘reinvenzioni’ di fronte allo ‘specchio’ delle rispettive versioni originali.
In alternanza ai preludi e alle fughe di Bach si ascoltano opere dal linguaggio attuale che cercano di “rendere vivo” un grande compositore del passato, interpretandolo in modo innovativo.
GIOVANNI GNOCCHI E NURIT STARK | REJOICE!
Giovanni Gnocchi, violoncellista italiano che guarda di frequente anche al repertorio per viola da gamba, e Nurit Stark, violinista di origine israeliana specializzata nel repertorio contemporaneo.
Due interpreti con storie diverse che incrociano i loro archi declinando un programma musicale che abbraccia diversi secoli di musica: repertori antichi proiettati nel presente si intersecano con pagine legate al pensiero del nostro tempo. È un canto a voce sola o a due voci che approda nella sonata per violino e violoncello Rejoice! di Sofia Gubaidulina, ampia pagina del 1981, frutto di una profonda meditazione filosofica.
JAN MICHIELS | …PRELUDES...INTERLUDES... POSTLUDES
Jan Michiels, pianista belga, si guadagna la ribalta internazionale con la vittoria al Concorso ‘Queen Elisabeth’ di Bruxelles nel 1991, subito specializzandosi nel repertorio contemporaneo.
È interprete di fine pensiero, immerso nel suo tempo, creatore di poetiche corrispondenze e inediti rimandi tra compositori di ieri e di oggi.
Nei suoi programmi presente e passato si sfiorano costantemente le dita, come fosse sua l’idea compositiva di Ligeti: “poggio le dieci dita sulla tastiera e immagino della musica”.
Per questo concerto la sua immaginazione intreccia tra loro, seguendo le riflessioni sul tempo di Carlo Rovelli, i Preludi di Chopin e i Preludi di Debussy, gli Studi di Ligeti e le Stanze del compositore e poeta italiano Osvaldo Coluccino.