IN ALLORO MUTO’ IL SUO PIANTO / GUIDO BARBIERI E LUIGI SAMMARCHI

L’opera da camera “In alloro mutò il suo pianto”. Il Canto di Dafne sulle spoglie di Orfeo, una nuova produzione commissionata da Bologna Festival, racconta la faccia nascosta del mito di Orfeo scegliendo il punto di vista di una testimone sgomenta: Dafne, l’amica prediletta di Euridice, anche lei presa dalla “follia d’amore” per il cantore degli dei. Le musiche del compositore bolognese Luigi Sammarchi intersecano le armonie antiche di Caccini, Frescobaldi e Sances, in un gioco di risonanze e spazializzazioni. Testi e drammaturgia sono di Guido Barbieri, la regia del suono è affidata ad Alvise Vidolin. In scena: Ex Novo Ensemble, i cantanti Roberto Abbondanza, Pamela Lucciarini e Barbara Zanichelli, gli allievi attori della Scuola di Teatro di Bologna “Galante Garrone”, Angelo Generali (disegno luci), L’orMa (elementi scenici). L’opera è dedicata a Mario Messinis, direttore artistico di Bologna Festival, scomparso nel 2020.