IL CORPO DELLE DONNE / CHI VENNE FU LEI

Evento conclusivo del progetto IL CORPO DELLE DONNE. CORPO SOCIALE. UNA LUNGA STORIA DI INTERAZIONI.

Con questo spettacolo il progetto giunge alla sua tappa conclusiva per il 2019 portando in dote tutta la ricchezza di tante storie raccolte lungo il bellissimo percorso dal 2018. In scena diverse generazioni di donne - attrici in uno scambio di esperienze che abiteranno diversi luoghi dell’Oratorio   accogliendo, guidando, raccontando storie e metafore di figure femminili mitologiche o realmente esistite. Domandandosi se si può essere potenti e fragili allo stesso tempo. Cercando di suscitare le emozioni che forse portano alla violenza, esplorando i percorsi arcani che conducono allo scatenarsi di passioni e follie contro le donne. Lo spettacolo vedrà le due attrici storiche di Tra un atto e l’altro, Angela Malfitano e Francesca Mazza, condurre e intrecciarsi alle presenze di altre giovani compagne di palco con le parole immortali di grandi autori della letteratura.


MEDINE E CITTÀ STORICHE: IDENTITÀ CANGIANTI

Incontri in ricordo di Sebastiano Tusa

Terzo appuntamento della Presidenza del FAI Emilia-Romagna con un focus particolare sugli intrecci ininterrotti tra i popoli dei Paesi del bacino del Mediterraneo.

Le città del Mediterraneo sono sempre state segnate da flussi di persone e merci, idee e credenze, tradizioni e saperi in cui ogni identità è stata contaminata e arricchita dal contatto con l'altro. Venezia e Alessandria, Palermo e Tunisi, ma anche Damasco e Gerusalemme, come Fés e Granada e molte altre città, rivelano nei paesaggi urbani, nelle strutture spaziali e nelle loro stesse architetture le vicissitudini di una coesistenza spesso (ma non sempre) conflittuale, ma comunque fertile, di culture diverse. Le loro identità non sono univoche ma molteplici e si spiegano con l’appartenenza a un mondo comune.

Intervengono: Daniele Pini  e Jellal Abdelkafi


FESTIVAL 20 30

Chi ha tra i venti e i trent’anni oggi è nei guai. I giovani non lavorano. I giovani non hanno voglia di lavorare. I giovani lavorano gratis, vivono di rendita, sono già stanchi, sono sottovalutati, sono sopravvalutati, non hanno potere, non hanno rispetto, non ce la faranno mai, saranno precari a vita, non avranno la pensione, sono degli sdraiati, sono pessimisti, sono troppo ottimisti, sono choosy, bevono troppo, sono strozzati da una società gerontocratica, non è colpa loro, non si interessano di politica, sono estremisti, hanno pochi diritti, hanno troppi diritti, stanno sempre attaccati al computer, escono tutte le sere, non sono pronti, pazienti, elastici. Questo dicono di noi quelli che hanno il doppio dei nostri anni.

Giunto alla sesta edizione, Festival 2030 continua a sondare l’immaginario di una generazione, quella di chi ha oggi tra i 20 e i 30 anni, facendola entrare in scena attraverso spettacoli, laboratori, concerti, installazioni e performance.


SE MI DICONO DI VESTIRMI DA ITALIANO, NON SO COME VESTIRMI

Cosa vuol dire, essere italiani? Avere lo zaino Invicta? Parlare male le lingue straniere? Gesticolare? Cantare canzoni d’amore? Non pagare le tasse? Essere eleganti? Portare gli occhiali scuri anche di notte? Applaudire all'atterraggio dell'aereo?

Nicola Borghesi e Paolo Nori hanno scritto questo spettacolo che li ha portati a indagare la questione nei luoghi istituzionali, come l’ufficio immigrazione della questura, in rete e per le strade di Bologna. La ricerca e la loro inclinazione alle divagazioni li ha portati a parlare di calcio, famiglia, capperi, moda, di Albert Camus, di Alessandro Manzoni e della periferia Nord di Foggia e li ha condotti a un’altra domanda «Cos’è la patria?».


SPACE INVADERS / CARLO MAZZA GALANTI E CLAUDIO GIUNTA

A cinquant’anni dallo sbarco sulla luna, a quaranta dall’arrivo di Space Invaders nelle nostre camerette, cosa è successo tra noi e gli alieni: sono già arrivati e li abbiamo sconfitti? Sono tra noi e non li vediamo? Arriveranno domani?

Come gli alieni ci hanno conquistato: 

La letteratura

La narrativa di fantascienza ha antenati ottocenteschi (Wells), ma si sviluppa poi largamente nel corso del Novecento, a mano a mano che gli uomini imparano a conoscere lo spazio. Un intero filone della narrativa fantascientifica è dedicato all’invasione aliena, in varianti infinite (da, Human is di Philip Dick a La nebbia di Stephen King).  Quali sono le caratteristiche di questo filone narrativo, che cosa vale la pena di leggere o rileggere?


QUARTETTO WERTHER / PREMIO DEL PUBBLICO

Vincitore del “Premio del Pubblico”, il Quartetto Werther torna ad esibirsi a Bologna Festival con un programma di particolare interesse che accosta il romantico Quartetto op.47 di Schumann, con la sua tipica preminenza del pianoforte, a due brani di rara esecuzione. Il cameristico Movimento di Quartetto è un unicum nella produzione mahleriana, principalmente dedicata all’orchestra; è un esercizio di composizione del giovane Mahler, allora studente del Conservatorio di Vienna, limitato al solo movimento iniziale di un quartetto. Scritto dall’americano Aaron Copland nel 1950 il Quartetto per pianoforte e archi presenta un’originale sintesi tra il sistema dodecafonico di Schönberg e il diatonismo di Stravinskij.

 

musiche di Mahler, Copland, Schumann


BANDA OSIRIS E TELMO PIEVANI / AQUADUEO. UN PIANETA MOLTO LIQUIDO

Nel nuovo spettacolo della Banda Osiris l’acqua è il pretesto, attraverso la lente deformata e deformante del gruppo, per un viaggio musicale nei problemi che affliggono il nostro pianeta.

Inquinamento, cambiamenti climatici, effetto serra, sono temi con i quali ci si confronta quotidianamente e la Banda Osiris interviene nel dibattito per offrire il suo personale quanto inutile contributo magistralmente guidati dal prof Telmo Pievani.

 Partendo da una suggestiva “Hommage à l’eau”, in cui l’acqua diventa base percussiva dell’intero brano, passando attraverso una lettera indirizzata ai grandi della terra, “L’acqua che verrà” liberamente ispirata a Lucio Dalla, e scomodando in seguito Roger Waters, Buscaglione, Modugno, Vivaldi e i Beatles, la Banda Osiris vuole dimostrare che il nostro mondo è ormai con l’acqua alla gola.


SAHARA: ABITARE IL DESERTO

Incontri in ricordo di Sebastiano Tusa

Il secondo appuntamento della Presidenza del FAI Emilia-Romagna con un focus particolare sugli intrecci ininterrotti tra i popoli dei Paesi del bacino del Mediterraneo. ->Mancava punto

Il tema viene sviluppato su tre direttrici: terra, acqua e aria, semplici elementi delle cosmogonia classica. In realtà essi rappresentano le grandi risorse sulle quali hanno preso forma i saperi millenari che hanno consentito ai popoli del deserto non solo di sopravvivere a condizioni ambientali estreme, ma anche di creare civiltà e culture che, oggi più che mai, possono essere un inestimabile riferimento per l’uso appropriato delle risorse di cui la nostra cieca modernità ha smarrito la consapevolezza e ogni capacità di governo.

Intervengono: Guido Moretti  e Yasmine Terki


MDI ENSEMBLE / APOLOGIA DEL QUARTETTO V

Il programma accosta l’intenso Quartetto per archi n.1 “Sonata a Kreutzer” di Janáček alla penetrante voce dell’Est di Sofia Gubaidulina; un frammento estatico di Brian Ferneyhough, Adagissimo, al Quartetto n.2 di Holliger legato all’avanguardia storica viennese. Chiude il concerto Black Angels, un pezzo di sontuoso postmodernismo dell’americano George Crumb.

MDI Ensemble, formatosi a Milano nel 2002, si è specializzato nel repertorio contemporaneo e affianca la collaborazione con affermati compositori alla proposta di prime esecuzioni assolute dedicate a giovani artisti emergenti.

 

musiche di Janáček, Gubaidulina, Ferneyhough, Holliger, Crumb


MARIO TOZZI E LORENZO BAGLIONI / CLIMA: TEMPO SCADUTO. FA UN POP PIÙ CALDO

Mario Tozzi è il geologo, ricercatore del CNR,  che da anni in tv, radio e attraverso il suoi libri predica agli amministratori, ai politici e alla gente l’importanza di un comportamento consapevole e oculato per preservare il pianeta dai cataclismi ingenerati dallo sfruttamento irresponsabile delle risorse.

Lorenzo Baglioni, classe ‘86, è cantante, attore e matematico. Ha fatto confluire queste tre abilità in una vocazione: semplificare, ridurre ai minimi termini, con l’aiuto dell’ironia e della musica, i temi più ostici.

Dal loro incontro è nato il progetto di potenziare la forza divulgativa di entrambi mettendola al servizio dell’emergenza che ormai non possiamo più tacere: il cambiamento climatico.