SERGIO BALESTRACCI / LA STAGIONE ARMONICA MOTTETTI E SINFONIE
Bach scrisse tantissimo e nei generi più diversi ma di Mottetti polifonici ne sono pervenuti soltanto otto. Sono pagine corali che uniscono la più ardua disciplina contrappuntistica con una spiccata cura per la melodia: rigore e cantabilità. In questo concerto se ne eseguono cinque, intervallandoli con una decina di Sinfonie strumentali. La Stagione Armonica, ensemble specializzato nel repertorio barocco, ne offre una esecuzione “autentica”, fedele alla prassi esecutiva dei tempi di Bach che arruolava esperti quartetti o quintetti di voci e gruppi strumentali ridotti.
Sergio Balestracci, flautista e direttore, guida con grande esperienza il suo gruppo di voci e strumenti (viola da gamba, violone da gamba, organo).
GIULIO CASALE / POLLI D'ALLEVAMENTO
Torna in scena lo storico spettacolo di Giorgio Gaber (scritto da lui stesso con Sandro Luporini) a trent’anni dal debutto nel 1978. Giulio Casale, grande conoscitore del patrimonio poetico, aristico e umano del ‘filosofo del Giambellino’, ha riproposto una decina di anni fa questo straordinario esempio di teatro-canzone collezionando un centinaio di repliche. Ed ora prosegue nella sua rilettura. Con il suo ‘Polli di allevamento’ Casale visita la nostra memoria e le nostre emozioni per restituirci senza alterazioni o mistificazioni un signor G. che non è solo maestro ma compagno di viaggio. Per ragionare delle contraddizioni della società, della forte debolezza del nostro pensiero, delle complessità quotidiane.
PICCININI, VALLEROTONDA / DI SANGUE ASPERSO
Canzonette, mottetti, madrigali e travestimenti spirituali di brani vocali profani. Capricci, toccate, passacaglie per tiorba e chitarra barocca. Il soprano Monica Piccinini e il tiorbista Simone Vallerotonda si rivolgono al repertorio devozionale del Seicento Italiano e alle rivoluzionarie pagine sacre del Monteverdi della Selva morale e spirituale. Il concerto è inserito nell’iniziativa “EnERgie Diffuse Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità”.
VALERIO MAGRELLI / P.P. PASOLINI VS. G. GARCìA MARQUEZ: OLTRE LA STRONCATURA
Pochi conoscono la violenza con cui Pasolini giunse a stroncare il capolavoro di García Márquez.
E dato che gli ammiratori dell’uno sono spesso devoti dell’altro, questo doloroso scontro su Cent’anni di solitudine potrà forse produrre risultati interessanti proprio in quanto inattesi.
Con immagini e filmati. Colazione offerta in collaborazione con Colazione da Bianca.
GIACOMO PORETTI / FARE UN’ANIMA
Anima è una parola che rischia l’estinzione a fianco dei vocaboli moderni, sguaiati e chiassosi. E’ una parola strana e misteriosa dal suono gentile e impalpabile. Questo monologo, scritto e interpretato (per una volta senza Aldo e Giovanni) dal Giacomo dell’amatissimo Trio, raccoglie divagazioni e provocazioni su un organo che i moderni manuali di anatomia non contemplano ma di cui gli uomini di ogni latitudine da millenni hanno parlato: l’anima, appunto.
Esiste veramente o è solo una chimera? Quando si sviluppa? Cosa ce ne facciamo? O meglio, cosa vorrebbe farne lei di noi? Sono tante le domande che Giacomino, usando il linguaggio dell’umorismo e dell’ironia, si pone. Per farci riflettere sorridendo.
DAL 10 AL 16 GIUGNO - BIOGRAFILM FESTIVAL
Il LabOratorio di San Filippo Neri ospita gli incontri, le interviste, le conferenze di Biografilm Festival | International Celebration of Lives. Evento cinematografico internazionale interamente dedicato alle biografie e ai racconti di vita, che da oltre 10 anni inaugura l’estate bolognese con 11 giorni di cinema e 21 giorni di concerti musicali e party a tema (Bio Parco, dal 1 al 21 giugno 2017). La 13ma edizione si svolgerà a Bologna dal 9 al 19 giugno 2017 nella splendida cornice della Manifattura delle Arti, nelle sale del Cinema Lumière, negli spazi del Cinema Arlecchino, Cinema Jolly, Cinema Europa e, per la prima volta, anche all’interno dell’Oratorio di San Filippo Neri. Durante il Festival, Biografilm
organizza anche, in collaborazione con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Biografilm School rivolto a giovani under 25.
COMIZI D’AMORE KEPLER-452
Realizzato da un gruppo di attori e registi, selezionati attraverso una open call pubblica,
e gli abitanti di tre comunità bolognesi. Come nascono i bambini? Quanto è importante
il problema sessuale nella tua vita? Vorresti essere un Don Giovanni? Che cosa ne pensi
degli invertiti? Queste sono alcune delle domande che Pasolini poneva agli Italiani quasi cinquant’anni fa. Spesso ci troviamo a domandarci come gli altri vivano le proprie relazioni, la coppia, il sesso. È insolito trovarsi a parlarne, soprattutto in pubblico, soprattutto prendendo posizione sul proprio privato. A cinquant’anni di distanza dall’indagine di Pasolini parlare di amore e sessualità, al di là della superficie del fenomeno, rimane difficile. Kepler-452, compagnia organizzatrice anche di Festival 20 30, tenterà di portare in scena gli abitanti di tre diverse comunità bolognesi, profondamente disomogenee tra loro, continuando a porre loro le domande di Comizi d’amore ed altre ancora, nuove. Il progetto si aprirà con una open call riservata
ad attori e registi under 35, che servirà a selezionare la squadra che si occuperà dell’indagine sul territorio. In questo modo la compagnia stabile di Kepler-452, specializzata nell’incontro e nella messa in scena delle biografie di non professionisti, sarà affiancata da nuove energie, tentando, da una parte, di “esportare” il proprio metodo di lavoro e, dall’altra, di lasciarsi influenzare da altre esperienze artistiche. Ad ognuno dei registi selezionati verrà affidata una comunità da incontrare, interrogare,
mettere in scena, attraverso le voci e i corpi dei propri abitanti. Gli attori si occuperanno
invece di realizzare dei reportage teatrali maturati nel corso delle esplorazioni
condotte insieme ai registi. L’esito di Comizi d’amore, mentre scriviamo, è del tutto imprevedibile. Non sappiamo ancora chi saranno i registi e gli attori coinvolti, né
abbiamo idea di quali saranno i non professionisti che porteremo in scena. Sarà proprio lo stupore dell’incontro e della conoscenza reciproca ad animare ciò che accadrà sul palcoscenico, come accade nelle storie d’amore. Tre serate di primavera per confrontarci pubblicamente, in modo dunque politico, su ciò che ci attraversa in privato.
BOLOGNA FESTIVAL.TALENTI: ELENA NEFEDOVA
Come si riconosce un talento musicale? Cosa ci fa dire che abbiamo ascoltato qualcosa di
diverso? La giovane Elena Nefedova proviene dalla leggendaria scuola pianistica russa e si è aggiudicata il Premio Venezia. Come d’abitudine Bologna Festival ne ospita il vincitore nella sua rassegna dedicata alle nuove promesse del concertismo odierno. La Nefedova si cimenta con le complessità interpretative della Sonata op.27 “Quasi una fantasia” di Beethoven, con la temperie emotiva dello Scherzo op.3 di Chopin o con il sognante intimismo dei Notturni op.48; dà prova di bravura virtuosistica nei Giochi d’acqua alla Villa d'Este, nel Sonetto 104 del Petrarca e nella Parafrasi da concerto sul "Rigoletto" di Verdi, tra i brani più noti di Franz Liszt.