IL NUOVO L’ANTICO / DARKNESSE VISIBLE

Illuminare l’oscurità, indagare sulle trasformazioni del colore attraverso immagini acustiche è il tema cui si ispira il programma proposto
da FontanaMix ensemble sotto la guida di Francesco La Licata. “Treize couleurs du soleil couchant” di Murail (1947) si interseca con “Darknesse visible” di Adès (1971), una rilettura della canzone “In Darknesse Let Mee
Dwell” scritta da Dowland nel 1610. Se Adès guarda a Dowland nella sua indagine sonora, in “Gesualdo senza parole” Sciarrino (1947) scava nelle viscere del suono di Gesualdo reinterpretandone la sostanza. Il brano “AUS.
WEG” di Haas (1953), è un titolo dal significato volutamente ambiguo, una molteplicità di interpretazioni innescata dal termine “Weg”: “via d’uscita”, “fermalo, vai via” o qualsiasi altro significato.

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VITE STRAORDINARIE / MSTISLAV ROSTROPOVIČ

Celebrato interprete, brillante direttore, dedicatario di innumerevoli composizioni, Mstislav Rostropovič è una figura chiave del Novecento non solo per il suo genio musicale, ma anche per l’impegno a favore della libertà di espressione del popolo russo. Lasciata l’Unione Sovietica nel 1974, il suo esilio durò ben sedici anni. Già famoso in tutto il mondo, sarebbe presto diventato una leggenda proprio per il suo impegno civile, che lo porterà a suonare il violoncello sulle macerie del Muro di Berlino nel 1989, e lo vedrà attivo anche nella nostra città, dove ha ricevuto la laurea ad honorem in Scienze Politiche dall’Università di Bologna. “The Indomitable Bow” racconta questa storia straordinaria, svelando rari filmati d’archivio e numerose interviste con le figlie, Olga ed Elena Rostropovič, gli amici Natalia e Ignat Solženicyn e Gennadij Roždestvenskij. Il film, in lingua originale, è stato sottotitolato in italiano a cura di Musica Insieme.

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ENRICA TESIO E MAO / GLI ADULTI NON ESISTONO

Lui e lei duettano a parole, raccontando, suonando e cantando, ridendo di sé e della vita. Rime lievi e prose fluide per esprimere luci e ombre del nostro quotidiano. Due amici (due genitori, forse amanti, forse vicini di casa) si interrogano, alla soglia dei quarant’anni, su una fase della vita che il mondo chiama maturità e che invece si è rivelata essere una nuova adolescenza. Conduce il gioco Lei, una ragazza degli anni Novanta, madre di due bambini, moglie separata, figlia sgangherata delle icone della sua giovinezza. Le fa da controcanto, voce e chitarra, Lui che negli anni ‘90 una icona di MTV lo è stato davvero, musicista stropicciato, padre, eterno fidanzato. Enrica Tesio è scrittrice e blogger torinese: nel maggio scorso è uscito “Filastorta d’amore-rime fragili per donne resistenti”. Mao, nome d’arte di Mauro Gurlino, ha raggiunto notorietà negli anni ‘90 come leader della band “Mao e la Rivoluzione” e come co-conduttore televisivo con Andrea Pezzi di “Kitchen”.

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IL NUOVO L’ANTICO / BREATHTAKING

Il primo appuntamento della rassegna “Il Nuovo l’Antico” è dedicato al repertorio per cornetto, strumento principe in epoca rinascimentale
e barocca, capace di imitare tutte le sfumature espressive della voce umana. Artisti di fama internazionale quali il cornettista Bruce Dickey, statunitense di nascita ma bolognese d’adozione, il soprano Hana Blažíková, Mieneke van der Velden (viola da gamba), Jakob Lindberg (tiorba) e Kris Verhelst (organo e clavicembalo) collaborano insieme ad un programma di assoluta originalità: “Breathtaking” (mozzafiato) perché voce umana e cornetto gareggiano sul fiato, e anche perché il virtuosismo di entrambi i protagonisti non mancherà di mozzare il fiato agli ascoltatori.


ELENA BUCCI / GLI ALBERI MUOIONO IN PIEDI

Questo melologo di più anime si ispira alla storia del poeta e rivoluzionario greco Alekos Panagulis e della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci: si incontrano per un’intervista il giorno in cui Alekos, incarcerato per un attentato al dittatore Papadopoulos, viene liberato grazie ad un forte movimento internazionale e restano allacciati fino alla morte di lui per un misterioso incidente, nel 1976. La lettura in musica di e con Elena Bucci è tratta dallo spettacolo “Nella lingua e nella spada” scritto e interpretato dall’attrice (con la presenza dal vivo dei musicisti) e coprodotto da Ravenna Festival e Napoli Teatro Festival. Irriducibili, spesso isolati e solitari, mai vinti nella vitalità e nell’energia, Panagulis e Fallaci trasformano il dolore in scrittura, memoria di tutti, e in un tesoro al quale attingere
quando manca il coraggio. “Proverò a raccontare - scrive Bucci - con le mie povere parole, di lei, di lui, di quell’epoca, di quella terra e della mia”.

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VITE STRAORDINARIE / MAURIZIO POLLINI

Musica Insieme presenta una nuova iniziativa per raccontare al pubblico i grandi maestri dei nostri tempi: la proiezione di tre preziosi docu-film del regista francese Bruno Monsaingeon, dedicati ad altrettanti interpreti legati a Bologna e a Musica Insieme, grandi artisti e intellettuali che hanno dedicato la loro vita alla musica e all’impegno civile e sociale. Si comincia con Maurizio Pollini, che si racconta per la prima volta davanti a una videocamera, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera a partire dal premio “Chopin” nel 1960, fra momenti musicali, immagini inedite e testimonianze di artisti a lui vicini come Abbado, Nono e Boulez. A introdurre la serata sarà un altro grande protagonista della vita musicale: Carlo Fontana, già Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna e del Teatro alla Scaladi Milano, e dal 2013 Presidente dell’Agis.

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UMBERTO CURI E MARIANGELA GUALTIERI / RIPARARE IL VIVENTE

Riparare è una parola bellissima perché è a fondamento del saper creare, elaborare, cambiare. Si riparano le offese e i torti, si riparano i danni, le mancanze, i guasti, le dimenticanze. Ma si ripara anche un progetto, una realtà del mondo. C’è la riparazione dei danni di guerra, la riparazione legata alla preghiera e al pentimento. Riparare è il contrario in tutti sensi di rottamare. Per riparare sono necessarie azioni e decisioni della persona, che le macchine forse possono eseguire ma non decidere. Infatti l’atto di riparare non è mai unico o prevedibile: ogni riparazione ha un suo percorso, una sua necessità, una specifica falla o rottura da individuare e sanare. Ci aiutano a riflettere su questo argomento un filosofo attento come Umberto Curi e una poetessa raffinata quale Mariangela Gualtieri che interpreterà “Bello Mondo”, brani dalle sue raccolte.

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ANGELA FINOCCHIARO E MARIA AMELIA MONTI / IL MARITO INVISIBILE

Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella
annuncia a sorpresa: mi sono sposata. La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha… non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile. Fiamma teme che l’isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell’amica. Si propone di aiutarla,
ma non ha fatto i conti con la fatale, sconcertante, attrazione di noi tutti per l’invisibile. Proposta in anteprima, “Il marito invisibile” di Edoardo Erba è un’esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione. Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti - grandi amiche anche nella vita reale - ci accompagnano con la loro personalissima comicità e bravura in
un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale.

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FRANCESCO MONTANARI / PERCHÉ LEGGERE I CLASSICI DA CALVINO AD ECO

“Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire”. Queste le parole più famose dell’opera “Perché leggere i classici” di Italo Calvino, che oggi vanno riproposte con forza. Perché è con intensità che Calvino si confronta con i classici e l’importanza sociale che hanno. Francesco Montanari fa sue le parole e il pathos narrativo per entrare nel ricordo di un uomo e di un’epoca ancora vivi. In scena con lui un altro attore. Un viaggio che dimostra come la cultura non sia mai antica perché porta con sé un messaggio universale. Un viaggio che si chiude con lo storico discorso tenuto da Umberto Eco all’Università di Bologna sull’importanza di leggere i classici. Il format è interattivo: il pubblico viene coinvolto nella riflessione anche attraverso momenti di intrattenimento, con la leggerezza tipica dell’opera calviniana.

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FRANCESCA FINI / BLIND

“Blind” è un lavoro che materializza il processo virtuale nel corpo dell’artista, che diventa mediatore di un’esperienza immersiva e sinestetica sul colore. In questa performance Francesca Fini utilizza la computer vision, attraverso una webcam collegata ad un patch di Isadora che l’artista ha programmato per riconoscere quattro diversi colori primari.
L’informazione prodotta viene poi elaborata e inviata ad un sintetizzatore digitale, che attiva in tempo reale una specifica combinazione di suoni e di elementi grafici per ogni colore individuato. Muovendosi davanti alla webcam, con il corpo che si ricopre di vernici colorate, in una danza non-danzante, Francesca si trasforma in uno strumento musicale e in un
proiettore organico di immagini. La ricerca scientifica e artistica sul rapporto profondo tra suono e colore è il punto di partenza di un percorso personale, in cui l’artista vuole raccontare le infinite connessioni tra i sensi.

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