ROBERTA GIALLO E VALENTINO CORVINO

“Sono una cantautrice. Dò vita con la mia voce a quello scrivo. Le mie canzoni nascono così: sono una monade, un uovo. Ci sono le parole e c’è la voce che dà vita a quei testi”.

Roberta Giallo, cantautrice di fama internazionale, bolognese di adozione, racconta come la città e i suoi personaggi siano entrati nella sua vita e nella sua musica, e delle emozioni di salire su un palcoscenico all’estero, in un incontro con culture altre, dove l’empatia è la chiave per legare e arrivare a un livello più profondo. Sul palco dell’Oratorio di San Filippo Neri è insieme al musicista e compositore Valentino Corvino che ripercorre il loro primo incontro: “nel 2012 Lucio Dalla ci presenta una ragazza dicendo che sarebbe valsa la pena lavorare con lei: scopro così Roberta Giallo e subito nasce un feeling molto forte. Con lei ho potuto davvero sbizzarrirmi, e credo che il meglio debba ancora venire!”.

Tra un brano e l’altro si svela Roberta Giallo, versatile e poliedrica, con una formazione classica e una passione per le dive del passato perché “è come se il presente non mi bastasse mai. Mi piace l’idea di portare qualcosa che non appartiene a questo tempo.” E sull’essere donna nell’ambiente musicale dice “abbiamo iniziato più tardi a fare questo lavoro, a volte c’è ancora scarsa considerazione per quello che una donna ha da dire, per come sente le cose. Noi abbiamo rappresentato la nostra femminilità attraverso gli occhi degli uomini. E ci è anche piaciuto a volte, non lo nego, sono state scritte canzoni meravigliose, che io adoro cantare. Ma attendo un mondo nuovo in cui gli uomini cantino le nostre canzoni”.