TIZIANA DE ROGATIS E CHIARA LAGANI | LE STORIE DELLA STORIA
La Storia, il romanzo bestseller di Elsa Morante edito Einaudi, si impone oggi al nostro immaginario per la sua attualità, che consiste prima di tutto nel mettere in scena al tempo stesso esperienze umane quotidiane ed estreme, concrete e laceranti: una forma trascinante di realismo traumatico. Il romanzo, ambientato a Roma durante e dopo l’ultima guerra (1941-47), a cui Elsa Morante ha consegnato la massima esperienza della sua vita, è la sua opera maggiormente letta e che piú ha fatto discutere. Per celebrare il cinquantenario de La Storia (1974-2024) la docente Tiziana de Rogatis (Università per Stranieri di Siena) e l’attrice e drammaturga Chiara Lagani (Compagnia Fanny & Alexander) propongono una sorta di conferenza spettacolo con reading di parte del romanzo.
ARIANNA SCOMMEGNA | LA VITA DAVANTI A SÉ
“Avevano tutti e due bisogno di amore come non si era mai visto alla loro età, e dovevano unire le loro forze”.
È la storia raccontata in prima persona da un bambino, Momò, nella Belleville miserabile e multietnica degli anni ’70.
Momò vive al sesto piano, a casa di Madame Rosa, ex prostituta che accudisce bambini destinati altrimenti al brefotrofio. Momò è il preferito di Madame Rosa e tra loro si crea un rapporto sincero e stretto che li legherà per sempre.
È una storia che parla di cura e del significato della cura come atto di responsabilità. Momò ci mostra come nelle situazioni più tragiche e amare della vita si possa trovare la forza di sorridere. Il romanzo di Romain Gary La vita davanti a sé è un’iniezione di coraggio, speranza, tenerezza e cura per l’anima.
Il racconto prende forma attraverso la voce e l’interpretazione di Arianna Scommegna e la fisarmonica di Giulia Bertasi.
DAVIDE ENIA | ROBERTO BAGGIO
Roberto Baggio parla di cadute, di angoscia, di tormento. ù
La guerra è tornata nel nostro presente, i conflitti sociali sono sempre più accesi, la paura pulsa di nuovo dentro le vene.
Eppure, proprio dopo il crollo, a partire dal punto più basso, incomincia la risalita.
Roberto Baggio gioca a calcio con 200 punti interni di sutura al ginocchio e un menisco perforato, eppure diventa il calciatore più forte al mondo. Come si può trovare la luce nel buio del nostro tempo?
Dove trovare un approdo alla deriva, quando il mondo intero sta andando in fiamme?
Come si può segnare se le gambe fanno male e tutti gli avversari stanno lì, feroci, pronti a spezzartele
le gambe?
E poi accade qualcosa, una speranza, un’intuizione, un goal all’incrocio dei pali, e rimane, alla fine, solo ciò che davvero importa: il desiderio accolto, la purezza del gesto sportivo, la possibilità del racconto.
PIETRO BABINA E ALBERTO FIORI | SOLE E BALENO
Racconto del progetto S&B - Sole e Baleno prima del debutto i primi di aprile a Ravenna.
Sole e Baleno è un’opera musicale originale: testo di Pietro Babina e musiche di Alberto Fiori.
La struttura drammaturgica riprende quella de L’Opera da tre soldi di Brecht e Weill, pensata per un allestimento prevalentemente sonoro e una messa in scena ridotta ai minimi termini.
Dialoghi, canzoni e musica elettronica dipanano un racconto che riunisce le parabole di Giulietta e Romeo e di Sacco e Vanzetti, in un unico dramma agito dai motori della tragedia: amore e morte, potere e ingiustizia.
Il racconto si ispira in modo libero ad una storia realmente accaduta in Italia negli anni novanta del ‘900, quella di Sole e di Baleno appunto, due giovani anarchici uniti da un amore assoluto e dal loro idealismo, che si scontrano con un potere e una società che prima reprime e uccide, e solo poi, riflette.
GIULIO SCARPATI | EDUARD E DIO
Il racconto proposto da Giulio Scarpati si intitola Eduard e Dio ed è tratto dal libro di Milan Kundera Amori ridicoli (edizione Adelphi con la traduzione di Giuseppe Dierna).
Siamo nella Cecoslovacchia comunista dei primi anni ‘60 ed Eduard trova lavoro come insegnante grazie alla raccomandazione di una direttrice zitella, fedele al regime e sensibile al fascino giovanile. Eduard si fidanza con Alice, una bella ragazza tanto virtuosa e religiosa da non potersi concedere.
Con vari colpi di scena alcuni divieti verranno meno, i contatti erotici si faranno più audaci e la direttrice avanzerà offerte molto esplicite…
Un racconto divertente che, con l’arma dell’ironia, mette al bando sia il bigottismo che i paradossi del regime comunista.
Scarpati: tanto teatro, tanto cinema e naturalmente protagonista della fortunata serie televisiva Un medico in famiglia.
GUIDO MARIA BRERA / LA MATITA DEI DIAVOLI
Le matite non sono quelle che sembrano. In un libro scritto nel 1958 intitolato I, Pencil, il teorico ultra-liberista Leonard Read presenta “il miracolo” che consente di produrle. Composta da materiali molteplici reperiti in molteplici luoghi e assemblati in posti ancora diversi, la matita è il simbolo della mano invisibile del libero mercato. Per un periodo negli Usa I, Pencil è stato il libro più letto dopo la Bibbia. Più di mezzo secolo dopo la matita di Read torna protagonista. Guido Brera e il collettivo ‘I Diavoli’ ne svelano i cento segreti e le mille reticenze, mostrando i rovesci rovinosi di un modello produttivo che ha prodotto iniquità sociali, bruciato risorse e causato devastazioni ambientali. Un monologo che racconta quello che le matite non dicono.
Il collettivo ‘I diavoli’ è un laboratorio di narrazioni nato sul web per espandere l’universo dell’omonimo romanzo di Guido Maria Brera (Rizzoli, 2014). Col tempo, l’ensemble ha sperimentato molteplici forme di scrittura spaziando dalla fiction alla fact fiction, dal reportage narrativo alla saggistica disinvolta e pop.
FEDERICA FRACASSI / VIVE! ALBERTINE
Nato come podcast, ‘Vive!’, scritto da Alessandra Sarchi, qui anche in scena, è diventato un libro in cui i destini di dieci protagoniste della letteratura vengono riscritti. Il progetto prova a immaginare un finale diverso per queste figure femminili svincolate da gabbie o convenzioni. Albertine viene nominata più di 2360 volte nel capolavoro di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto. Eppure rimane il personaggio più misterioso, ambiguo e metaforico dell’intera opera.
La sua morte avviene lontano dal narratore che la apprende per telegramma. Niente funerale.
Siamo sicuri che Albertine sia davvero morta? E ancora: chi era Albertine? Un uomo, una donna o entrambi?
FEDERICA FRACASSI / VIVE! MADAME BOVARY
Nato come podcast, ‘Vive!’, scritto da Alessandra Sarchi, qui anche in scena, è diventato un libro in cui i destini di dieci protagoniste dellaletteratura vengono riscritti. Il progetto prova a immaginare un finale diverso per queste figure femminili svincolate da gabbie o convenzioni. Madame Bovary, pur non essendo la peggiore dei personaggi piccolo borghesi che popolano l’omonimo romanzo di Gustave Flaubert, è colei alla quale l’autore riserva un’agonia atroce.
Emma è un alter-ego dello scrittore su cui lui riversa molte delle sue inclinazioni e fantasie. Ma anziché soffocare nel nero dell’arsenico, Emma avrebbe potuto ribellarsi e a sua volta impugnare la penna.
PEPPE SERVILLO / IL RESTO DELLA SETTIMANA
Peppe Servillo, accompagnato alla chitarra da Cristiano Califano, legge alcuni brani tratti dal libro di Maurizio De Giovanni “Il resto della settimana”. Il titolo rimanda al tempo trascorso in un piccolo bar dei quartieri spagnoli di Napoli, prima e dopo l’appuntamento con la partita di calcio, dove una varietà di persone si ritrova per commentare, senza barriere di censo, i fatti sportivi e non della settimana, svelando di sé non solo la propria natura di tifosi ma anche quella umana tout court che ci introduce all’umore e alla storia di una città meravigliosa, che resta da sempre un vero e proprio teatro all’aperto.
MARIANGELA D’ABBRACCIO / MARILYN MONROE: FRAGMENTS I DIARI SEGRETI DI MARILYN MONROE
Mariangela D’Abbraccio, interprete tra le più amate e sensibili della scena italiana, si confronta con un mito assoluto, quello di Marilyn Monroe. E lo fa uscendo da ogni cliché, incontrando il mondo interiore di una donna di eccezionale talento e struggente umanità.
Lettere, poesie, memorie, pensieri, riflessioni spesso in dialogo con il suo maestro di recitazione Lee Strasberg… La D’Abbraccio si lascia commuovere dalla dolce fragilità di una donna in bilico tra le sue paure, gli spettri della malattia psichiatrica e la ricerca della serenità… Un omaggio anche musicale grazie alla bella voce di Mariangela, in dialogo jazz con le note asciutte del contrabbasso.